Occlusione intestinale nelle donne con tumore ovarico


L’obiettivo di uno studio di coorte retrospettivo è stato quello di determinare se la presenza dell’ostruzione intestinale al momento della presentazione iniziale avesse un significato prognostico nelle donne con tumore dell’ovaio.

Sono state identificate presso un Centro di oncologia ginecologica le donne che avevano sofferto di un’occlusione intestinale come parte della loro presentazione iniziale di carcinoma ovarico tra il 1995 e il 2007.
Ogni donna è stata abbinata a quattro donne di controllo ( con la malattia, ma senza ostruzione ).

Le donne con tumore ovarico e occlusione intestinale sono state confrontate con i controlli per determinare l'eventuale impatto dell’ostruzione intestinale alla presentazione.

Le principali misure di esito erano la sopravvivenza senza progressione e la sopravvivenza globale.

Durante il periodo di studio sono state identificate 48 donne con la patologia e 192 controlli.

Il follow-up medio è stato di 19 mesi tra le donne con la malattia rispetto a 20 mesi nei controlli.

Il tasso di citoriduzione ottimale è risultato simile tra i due gruppi ( 75% versus 78%, p=0.7 ).

Le pazienti con occlusione intestinale avevano una sopravvivenza senza progressione e una sopravvivenza globale più breve rispetto ai controlli ( 19 mesi versus 21 mesi, p=0.01; e 22 mesi versus 35 mesi, p=0.008, rispettivamente ).

L’occlusione intestinale al momento della presentazione è risultata una variabile prognostica indipendente, con un hazard ratio ( HR ) di 1.5 ( p=0.009 ).
Altre variabili prognostiche erano l'età, lo stadio e l'estensione della citoriduzione chirurgica.

In conclusione, l’occlusione intestinale al momento della presentazione iniziale è un fattore prognostico infausto nelle donne con tumore ovarico. ( Xagena_2010 )

Rauh-Hain JA et al, Br J Obstet Gynaecol 2010; 117: 32-38



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