Rischio di coronaropatia per le donne di piccola dimensione alla nascita ma con un elevato indice BMI da adulte


Presso l’Harvard Medical School è stato condotto uno studio allo scopo di valutare se il peso alla nascita e la dimensione corporea da adulto fossero in grado di predire la malattia coronarica nelle donne, come è stato osservato per gli uomini, e di predire il rischio di ictus.

Lo studio longitudinale di coorte ha interessato 66.111 infermiere, che erano figlie uniche, nate da gravidanze a termine e che avevano riportato il loro peso alla nascita nel 1992.

Sono stati riscontrati 1504 casi di malattia coronarica ( infarto miocardico o morte improvvisa per motivi cardiaci ) e 1164 casi di ictus.

L’hazard ratio per ciascun chilogrammo in più sul peso alla nascita era 0.77 per la malattia coronarica e 0.89 per l’ictus totale.

All’analisi retrospettiva e prospettica combinata, l’hazard ratio è stato 0.84 per l’ictus totale, 0.93 per l’ictus ischemico e 0.86 per l’ictus emorragico.
L’esclusione dei neonati macrosomici ( con peso superiore a 4536g ) ha reso le stime più significative.

Il rischio di malattia coronarica è stato particolarmente elevato per le donne che sono passate da un basso centile di peso alla nascita ad un alto centile di indice di massa corporea in età adulta.

L’associazione tra il più basso peso alla nascita e l’aumentato rischio di ictus non era evidente nelle donne di maggior peso corporeo.

I dati indicano che un indice di massa corporea ( BMI ) più elevato in età adulta rappresenta un fattore di rischio particolarmente significativo per la malattia coronarica tra le donne di piccole dimensioni alla nascita.
In questa ampia coorte di donne, la dimensione alla nascita e l’adiposità in età adulta interviene nella predizione delle malattie coronariche , ma non dell’ictus. ( Xagena_2005 )

Rich-Edwards JW et al, BMJ 2005; 330: 1115



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