Riattivazione del virus di Epstein-Barr e depressione materna all'inizio della gravidanza


Prove recenti suggeriscono un legame tra riattivazione del virus di Epstein-Barr ( EBV ) e lo stress cronico a causa della diminuzione delle risposte immunitarie cellulari.
La depressione materna è una complicanza nel 10%-20% delle gravidanze ed è accompagnata da stress.

Per valutare l'associazione tra la riattivazione del virus di Epstein-Barr e la depressione in gravidanza è stato elaborato uno studio di coorte in cui la prevalenza di riattivazione del virus di Epstein-Barr è stata confrontata in 100 donne incinte soggette a depressione prima della gravidanza e in un gruppo di riferimento di 100 donne sane non-note per essere soggette a depressione.

Sono stati analizzati campioni di siero per la presenza dell'antigene del capside virale del virus di Epstein-Barr, dell’antigene nucleare e degli anticorpi per gli antigeni precoci.

La riattivazione del virus di Epstein-Barr è stata definita dalla presenza di antigene del capside virale o di immunoglobuline G ( IgG ) anti-antigene nucleare, insieme con le IgG contro antigene precoce, IgM contro antigene del capside virale, o entrambi.

I dati demografici materni sono risultati simili tra i gruppi tranne che per l'età più avanzata ( 34.1 rispetto a 32.7 anni, P=0.05 ) e indice di massa corporea ( BNI ) inferiore ( 27.3 rispetto a 28.9, P=0.003 ) tra gli individui depressi.

Il 95% delle donne era sieropositivo per il virus di Epstein-Barr.

Le donne con depressione avevano una maggiore probabilità di avere riattivazione del virus ( 48% rispetto a 30%, P=0.001 ) se confrontate con le partecipanti di riferimento.

La riattivazione del virus di Epstein-Barr è rimasta associata alla depressione materna ( odds ratio, OR=1.97, P=0.003 ), dopo aggiustamento per i potenziali fattori confondenti.

In conclusione, le donne con depressione hanno una maggiore prevalenza di riattivazione del virus di Epstein-Barr, probabilmente a causa del maggiore stress. ( Xagena_2011 )

Haeri S et al, Obstet Gynecol 2011; 117: 862-866

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