L'associazione estroprogestinica aumenta il rischio di demenza nelle donne in postmenopausa


Le donne in postmenopausa presentano un rischio maggiore rispetto agli uomini di sviluppare la malattia di Alzheimer.

Lo studio WHIMS ( Women's Health Initiative Memory Study ) ha valutato l'effetto dell'associazione estroprogestinica sull'incidenza di demenza e sul danno cognitivo lieve rispetto al placebo.

Hanno preso parte allo studio 4.532 donne in postmenopausa, inizialmente senza demenza, di età uguale o superiore a 65 anni.

La partecipanti hanno ricevuto una compressa /die di 0,625 mg di Estrogeno coniugato equino + 2,5 mg di Medrossiprogesterone (n=2.229) o placebo (n=2.303).

L'end point primario era rappresentato dalla demenza , mentre il danno cognitivo lieve rappresentava l'end point secondario.

Il periodo medio di osservazione è stato di 4,05 anni.

A 61 donne è stata diagnosticata una probabile demenza, il 66% (n=40) nel gruppo trattato con l'associazione estroprogestinica ed il 34% (n=21) nel gruppo placebo.

L'hazard ratio (HR) per la probabile demenza è stato di 2,05.

In entrambi i gruppi la malattia di Alzheimer è risultata la più comune forma di demenza.

Da questo studio emerge che le donne in postmenopausa trattate con l'associazione estroprogestinica sono ad aumentato rischio di demenza.
Inoltre la terapia di associazione estrogeno + progesterone non previene il danno cognitivo lieve. ( Xagena_2003 )

Shumaker SA et al, JAMA 2003; 289:2651-2662





XagenaFarmaci_2003