Isterectomia associata a parto cesareo: tassi di frequenza e complicazioni


Ricercatori statunitensi hanno valutato la frequenza, le indicazioni e le complicazioni dell’isterectomia associata al parto cesareo.

È stato condotto uno studio prospettico, osservazionale di 2 anni in 13 Centri medici nel periodo 1999-2000 su tutte le donne che erano state sottoposte a isterectomia al momento del parto cesareo.

Sono state effettuate in totale 186 isterectomie cesaree ( 0.5% ) su una coorte di 39.244 donne, che erano state sottoposte a parto cesareo.

L’indicazione primaria per l’isterectomia era la placenta accreta ( 38% ) e l’atonia uterina ( 34% ).

Dei casi di isterectomia con una diagnosi registrata come accreta, il 18% erano parti cesarei primari e l’82% era stato sottoposto alla procedura in precedenza ( P<0.001 ).

Dei casi di isterectomia registrati con diagnosi di atonia, il 59% è risultato una complicazione di un parto cesareo primario, mentre il 41% aveva avuto un precedente parto cesareo ( P<0.001 ).

Le complicazioni materne maggiori dell’isterectomia cesarea includevano trasfusioni di eritrociti ( 84% ) e altri prodotti ematici ( 34% ), febbre ( 11% ), successiva laparotomia ( 4% ), danno ureterale ( 3% ) e morte ( 1.6% ).

I casi di isterectomia per placenta accreta hanno mostrato una maggiore probabilità di aver bisogno di stent ureterali rispetto a quelli di atonia uterina ( 14% contro 3%, P=0.03 ) e di instillare latte sterile in vescica ( 23% contro 8%, P=0.02 ).

In conclusione, il tasso di isterectomia associata a parto cesareo è diminuito leggermente nell’ultimo decennio.
Nonostante l’uso di terapie efficaci e di procedure per controllare l’emorragia al momento del parto cesareo, una piccola proporzione di donne continua ad aver bisogno di isterectomia per controllare l’emorragia da atonia uterina e da placenta accreta. ( Xagena_2009 )

Shellhaas CS et al, Obstet Gynecol 2009;114: 224-229



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