Vitamina D nella salute riproduttiva e in gravidanza
La vitamina D è nota in particolare per il suo ruolo nel mantenere una corretta omeostasi del metabolismo del calcio e del fosforo e nel favorire una corretta mineralizzazione ossea.
Evidenze hanno indicato che la vitamina D può avere una serie di altri effetti, ad esempio cardiometabolici e sul sistema immunitario, e un ruolo nel modulare i processi riproduttivi nell'uomo.
Nonostante questo, il deficit di vitamina D è molto diffuso a causa di vari fattori. E’ sempre più limitata l’esposizione al sole della cute, che permetterebbe all’organismo di produrre la quantità di vitamina D della quale ha bisogno.
I motivi sono vari: il timore di sviluppare tumori cutanei e la diffusione di abitudini sempre più sedentarie. Un altro importante fattore è lo scarso apporto di alimenti che contengono quantità significative di vitamina D.
Inoltre, non sono abbastanza diffusi i cibi nei quali la vitamina D viene addizionata.
Una revisione sistematica della letteratura ha cercato di individuare le evidenze disponibili sulla relazione fra vitamina D e la fertilità, il concepimento e la gravidanza.
E' stato riscontrato che la maggior parte delle informazioni disponibili deriva da studi eseguiti su modelli animali e su tessuti isolati.
Solo di recente è stato effettuato qualche studio nell’uomo, di tipo osservazionale.
I dati disponibili, nel complesso, indicherebbero che la carenza di vitamina D favorisce l’infertilità e peggiori gli esiti della gravidanza, ma le evidenze delle quali si dispone non permettono di stabilire un rapporto fra causa ed effetto.
Studi futuri dovranno confermare gli effetti positivi della vitamina D sulla funzione riproduttiva. ( Xagena_2016 )
Mousa A et al, Seminars in Reproductive Medicine, 2016; 34: e1-13
Xagena_Medicina_2016