Gravidanza: l’interruzione medica associata a maggiori complicazioni immediate rispetto all’interruzione chirurgica
Ricercatori dell’Oulu University Hospital in Finlandia, si sono posti l’obiettivo di stimare gli eventi avversi immediati e la sicurezza dell’aborto medico rispetto a quello chirurgico.
Tutte le donne finlandesi sottoposte a induzione di aborto dal 2000 al 2006 con durata della gestazione uguale o inferiore a 63 giorni ( n=42.619 ) sono state seguite fino a 42 giorni dopo l’aborto utilizzando registri sanitari nazionali.
Sono stati confrontati l’incidenza e i fattori di rischio di eventi avversi dopo aborto medico ( n=22.368 ) e chirurgico ( n=20.251 ).
L’incidenza generale di eventi avversi è risultata 4 volte più alta nella coorte sottoposta ad aborto medico rispetto a quella sottoposta a procedura chirurgica ( 20% rispetto a 5.6%; P<0.001 ).
L’emorragia ( 15.6% vs 2.1%; P<0.001 ) e l’aborto incompleto ( 6.7% vs 1.6%; P<0.001 ) sono risultati più comuni dopo aborto medico.
Il tasso di (ri)evacuazione chirurgica è stato pari al 5.9% dopo aborto medico e all’1.8% dopo aborto chirurgico ( P<0.001 ).
Anche se rari, danni che hanno richiesto trattamento operatorio e complicazioni operatorie si sono manifestati più spesso in caso di interruzione chirurgica della gravidanza ( 0.6% rispetto a 0.03%; P<0.001 ).
Non sono state osservate differenze nell’incidenza di infezioni ( 1.7% vs 1.7%; P=0.85 ), malattia tromboembolica, morbilità psichiatrica o morte.
In conclusione, entrambi i metodi di aborto sono risultati in genere sicuri, ma l’interruzione medica della gravidanza è associata a una maggiore incidenza di eventi avversi. ( Xagena_2009 )
Niinimäki M et al, Obstet Gynecol 2009; 114: 795-804
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Gyne2009