Ricercatori della Donau-Universität, in Austria, hanno condotto uno studio che ha valutato la prevalenza dei disturbi nel metabolismo del glucosio nei pazienti con ictus acuto.

Pazienti con ictus acuto arruolati consecutivamente ( n = 286 ) sono stati sottoposti a screening per la tolleranza al glucosio secondo il protocollo WHO ( World Health Organization ), nella prima e nella seconda settimana dopo l’evento ictale.
Inoltre, è stata ripetutamente misurata la glicemia capillare a digiuno durante i primi 10 giorni.

Le misurazioni non sono state eseguite o non sono state prese in considerazione qualora i pazienti non fossero completamente coscienti o avevano grave disfagia o complicanze precoci che hanno richiesto il trasferimento in altri centri ospedalieri ( n = 48 ).

Dei rimanenti 238 pazienti, il 20.2% era diabetico con diagnosi nota, al16.4% è stato diagnosticato il diabete, il 23.1% presentava un’alterata tolleranza al glucosio, lo 0.8% un’alterata glicemia a digiuno, e solamente il 19.7% aveva normali livelli di glucosio.

Altri 47 pazienti ( 19.7% ) hanno riportato valori iperglicemici solamente durante la prima settimana ( iperglicemia transitoria ), o non erano completamente classificati a causa della mancanza di dati nel test di tolleranza al glucosio orale.

Rispetto ai pazienti non diabetici, i soggetti diabetici sono incorsi in un ictus di maggiore gravità alla scala NIHSS ( National Institutes of Health Stroke Scale ), un outcome non favorevole alla scala Rankin modificata, ed una più elevata percentuale di complicanze da infezione.

All’analisi multivariata, i valori alla scala NIHSS al momento del ricovero, il genere femminile e l’insorgenza di infezione del tratto urinario sono risultati indipendentemente correlati al diabete di nuova diagnosi.

La maggior parte dei pazienti con ictus acuto hanno mostrato disturbi del metabolismo del glucosio.
Il diabete peggiora l’outcome ( esito ) dell’ictus acuto.
Quindi, nella fase post-acuta, il test di tolleranza al glucosio orale dovrebbe essere raccomandato in tutti i pazienti con ictus con o senza una precedente storia di diabete. ( Xagena_2006 )

Matz K et al, Diabetes Care 2006; 29: 792-797




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