Stenosi carotidea sintomatica: nuove lesioni ischemiche cerebrali dopo impianto di stent o endoarterectomia
Dallo studio ICSS ( International Carotid Stenting Study ) riguardante pazienti con stenosi carotidea sintomatica è emersa un’alta incidenza di ictus entro 30 giorni dal posizionamento dello stent rispetto all’intervento di endoarterectomia.
Lo studio aveva come obiettivo quello di confrontare il tasso di danno cerebrale ischemico visibile con risonanza magnetica tra i 2 gruppi.
Pazienti con recente stenosi carotidea sintomatica arruolati nello studio ICSS sono stati assegnati in maniera casuale e in un rapporto 1:1 a ricevere stent carotideo o endoarterectomia.
Dei 50 Centri dello studio ICSS, 7 hanno preso parte al sottostudio riguardante la risonanza magnetica.
Secondo quanto specificato nel protocollo, la risonanza magnetica è stata effettuata 1-7 giorni prima del trattamento, 1-3 giorni dopo il trattamento ( scansione post-trattamento ) e 27-33 giorni dopo il trattamento.
L’endpoint primario era la presenza di almeno una nuova lesione ischemica cerebrale nella scansione post-trattamento con risonanza magnetica in diffusione.
In totale, 231 pazienti ( 124 nel gruppo stent e 107 in quello endoarterectomia ) sono stati sottoposti a risonanza magnetica prima e dopo il trattamento.
Nel 50% ( 62/124 ) dei pazienti del gruppo stent e nel 17% ( 18/107 ) di quelli del gruppo endoarterectomia è stata rilevata almeno una nuova lesione nelle scansioni post-trattamento effettuate dopo un giorno ( valore mediano ) dal trattamento ( odds ratio aggiustato, OR=5.21; p<0.0001 ).
A 1 mese, sono stati osservati cambiamenti nelle sequenze FLAIR nel 33% ( 28/86 ) dei pazienti nel gruppo stent e nell’8% ( 6/75 ) dei pazienti nel gruppo endoarterectomia ( OR=5.93; p=0.0003 ).
Nei pazienti trattati in Centri con un’attitudine a utilizzare dispositivi di protezione cerebrale, il 73% ( 37/51) dei pazienti nel gruppo stent e il 17% ( 8/46 ) di quelli nel gruppo endoarterectomia hanno mostrato almeno una nuova lesione nelle scansioni post-trattamento ( OR=12.20 ), mentre in quelli trattati in Centri con attitudine a posizionamento di stent senza protezione, il 34% ( 25/73 ) dei pazienti nel gruppo stent e il 16% ( 10/61 ) nel gruppo endoarterectomia hanno mostrato nuove lesioni ( OR=2.70; p per interazione: 0.019 ).
In conclusione, nuove lesioni ischemiche rilevate nelle scansioni post-trattamento sono risultate circa 3 volte più numerose nei pazienti del gruppo stent rispetto a quelli del gruppo endoarterectomia.
Le differenze nel rischio clinico di ictus riscontrate nello studio ICSS hanno scarsa probabilità di essere dovute a bias.
I dispositivi di protezione non sembrano essere efficaci nella prevenzione dell’ischemia cerebrale durante il posizionamento dello stent e la risonanza magnetica in diffusione potrebbe rappresentare una misura surrogata di esito in futuri studi sugli interventi carotidei. ( Xagena_2010 )
Bonati LH et al, Lancet Neurol 2010; 9: 353-362
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