Livelli di albuminemia predittori di outcome dopo ictus ischemico
Studi su animali hanno mostrato che la terapia con albumina umana ha un effetto neuroprotettivo sull'ischemia focale.
L'obiettivo dello studio è stato quello di verificare se relativamente alti livelli di albumina sierica fossero associati ad un ridotto rischio di outcome non favorevole nei pazienti con ictus ischemico.
Hanno preso parte allo studio 759 pazienti, consecutivi, con ictus ischemico.
L'outcome è stato misurato 3 mesi dopo l'evento ictale mediante la Rankin Scale, modificata.
L'outcome non favorevole è stato definito come punteggio inferiore a 3 alla Rankin Scale, o morte.
I pazienti con prognosi non favorevole presentavano livelli di albumina sierica più bassi.
L'analisi di regressione logistica ha confermato che i livelli di albuminemia sono predittori indipendenti di prognosi non favorevole ( odds ratio, OR: 0,43 ).
Pertanto i pazienti con ictus acuto e relativamente alti livelli di albumina presentano un outcome più favorevole.
Dziedzic T et al, Stroke 2004; 35: e156 - e158
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