A 16 mesi il dolore post-ictus può essere più intenso
Ricercatori della Lund University, in Svezia, hanno studiato la prevalenza e l’intensità del dolore dopo ictus.
Lo studio ha riguardato 416 pazienti colpiti da un primo ictus.
Il 98% di coloro che sono sopravvissuti all’ictus sono stati tenuti sotto osservazione.
Dolore da moderato a grave è stato riportato nel 32% dei pazienti ( n = 96 ) dopo 4 mesi ( valore mediano alla scala VAS = 60 ).
Predittori di dolore erano: la più giovane età ( p = 0.01 ), il sesso femminile ( p = 0.006 ), il più alto punteggio alla scala NIHSS ( p < 0.001 ) ed aumentati livelli di HbA1c ( p = 0.001 ) all’insorgenza dell’ictus.
A 16 mesi, solo il 21% ( n = 62 ) dei pazienti presentava dolore da moderato a grave, ma l’intensità del dolore era maggiore ( punteggio mediano alla scala VAS = 70; p < 0.016 ).
La più alta intensità del dolore era correlata al sesso femminile, al peggioramento del punteggio GDS-20, ad un miglior punteggio alla scala MMSE e agli aumentati livelli di HbA1c.
Il dolore era persistente nel 47% dei pazienti, con disturbi del sonno nel 58% dei soggetti.
Sebbene la prevalenza del dolore dopo ictus si riduca nel tempo, dopo 16 mesi il 21% presentava dolore da moderato a grave. ( Xagena_2006 )
Jonsson AC et al, J Neurol Neurosurg Psychiatry 2006; 77: 590-595
Neuro2006