Bypass coronarico e successivo rischio di ictus


È noto che il rischio di ictus dopo bypass coronarico ( CABG ) aumenta notevolmente con l'età.
Negli ultimi anni, l'età dei pazienti operati è aumentata e la concomitante terapia è cambiata. Pertanto, è stato rivalutato il rischio di ictus dopo CABG.

Sono stati identificati tutti i 25.159 pazienti con CABG isolato dal 1997 al 2006 dal Danish National Hospital Register.

Nel complesso, 1.901 pazienti ( 7.6% ) hanno subito un ictus dopo intervento chirurgico, 477 pazienti ( 2.0% ) entro 30 giorni dopo CABG.

I tassi di ictus per 100 anni-persona entro 30 giorni dopo l'intervento sono aumentati con l'età: inferiore a 60 anni, 10.1; da 60 a 64 anni; 18.4; da 65 a 69 anni, 27.7; da 70 a 74 anni, 36.0; da 75 a 79 anni, 36.1; da 80 anni in su, 38.0.

I rischi di ictus entro 30 giorni dopo intervento chirurgico aggiustato per età ( riferimento: età inferiore a 60 anni ), sesso, comorbidità rilevanti, e farmaci selezionati sono stati: da 60 a 64 anni: HR=1.7 ( p=0.005 ), da 65 a 69 anni: HR=2.4 ( p=0.001 ), da 70 a 74 anni: HR=2.8 ( p=0.001 ), da 75 a 79 anni: HR=2.8 ( p=0.001 ), da 80 anni in su: HR=3.0 ( p=0.001 ), precedente ictus: HR=4.2 ( p=0.001 ), diabete mellito: HR=1.3 ( p=0.019 ), ipertensione: HR=1.4 ( p=0.003 ), malattia vascolare periferica: HR=1.6 ( p=0.001 ), insufficienza renale: HR=1.7 ( p=0.012 ), statine: HR=0.8 ( p=0.049 ), Clopidogrel: HR=0.6 ( p=0.032 ).

In conclusione, l'aumento di ictus con l'età dopo CABG è moderato e la relazione con età maggiore a 70 anni è incerta.
La riduzione di CABG nei pazienti anziani, a causa del rischio di ictus, esclusivamente sulla base dell'età avanzata, è discutibile. ( Xagena_2012 )

Mérie C et al, Sroke 2012; 43: 38-43

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