Il rischio di ictus emorragico non appare aumentato dai farmaci antinfiammatori


La relazione tra i farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ), non-Aspirina, e l’ictus emorragico, rimane non ben definita.

Uno studio, coordinato da Ricercatori del Seoul National University Hospital in Sud Corea, ha esaminato se il rischio di ictus emorragico fosse associato all’impiego dei farmaci antinfiammatori con l’esclusione dell’Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ).

Lo studio caso-controllo, compiuto nel periodo 2002-2004, ha preso in esame 940 casi di ictus emorragico acuto, non-traumatico nei pazienti di età compresa tra 30 ed 84 anni, con assenza di lesioni cerebrali predisponente all’emorragia o all’ictus.

Sono state ottenute informazioni sui farmaci entro 14 giorni prima dell’inizio dell’ictus.

La proporzione di esposizione ai farmaci antinfiammatori non-Aspirina entro 14 giorni dall’evento ittale, è stata del 2.9% tra i pazienti con ictus emorragico e del 2% nei controlli.

L’odds ratio ( OR ) aggiustato di ictus negli utilizzatori di farmaci antinfiammatori, ad esclusione dell’Aspirina, rispetto ai non-utilizzatori è stato di 1.12 per tutti gli ictus emorragici ( 1.03 per l’emorragia subaracnoidea e 1.19 per l’emorragia intracerebrale ).

Dallo studio non è emerso nessun aumento del rischio di ictus emorragico tra coloro che fanno uso di farmaci antinfiammatori non-steroidei, non-Aspirina. ( Xagena_2008 )

Choi N-K et al, Stroke 2008; 39: 845-849



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XagenaFarmaci_2008