Un’alterata funzione renale è associata a presenza di microsanguinamenti cerebrali nell’ictus ischemico acuto


Ricercatori coreani hanno esaminato l’associazione tra la presenza di microsanguinamenti cerebrali e l’alterata funzione renale nei pazienti con ictus ischemico acuto.

Sono stati esaminati in modo retrospettivo, pazienti consecutivi con ictus ischemico in fase acuta, sottoposti a risonanza magnetica per immagini ( MRI ).

Tra i 152 pazienti inclusi, il 29.6% ha presentato microsanguinamenti cerebrali a sequenze in fase dinamica a eco di gradiente.

I microsanguinamenti cerebrali sono risultati più comunemente localizzati nella posizione profonda e infratentoriale ( 60% ).

L’ipertensione, la presenza di leucoaraiosi, l’età avanzata, e la bassa velocità di filtrazione glomerulare erano associate alla presenza di microsanguinamenti cerebrali ( p=0.064; p<0.001; p=0.014; e p<0.001 ).

I livelli medi della velocità di filtrazione glomerulare erano più bassi nei pazienti con microsanguinamenti cerebrali [ 65.15 versus 78.82 mL/min/1.73 m(2) ].

Dopo aggiustamento dei fattori di rischio, età, e sesso, i bassi livelli di velocità di filtrazione glomerulare erano associati alla presenza di microsanguinamenti cerebrali ( odds ratio, OR=3.85; p=0.004 ).

In conclusione, un’alterata funzione renale è associata alla presenza di microsanguinamenti cerebrali nell’ictus ischemico acuto. ( Xagena_2009 )

Cho A-H et al, Neurology 2009; 73: 1645-1648



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