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Infarto miocardico acuto dopo intervento coronarico percutaneo: relazione tra frequenza cardiaca alla dimissione e mortalità

Nei pazienti con malattia coronarica, il valore prognostico della frequenza cardiaca è stato valutato principalmente nei soggetti con disfunzione ventricolare ...
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Definizione di infarto miocardico e rischio di morte cardiovascolare

La disponibilità di biomarcatori della mionecrosi più sensibili, e un nuovo sistema di classificazione per la definizione universale di infarto ...
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Intervento coronarico percutaneo dà maggiore beneficio assoluto nei pazienti ad alto rischio con infarto STEMI

Le meta-analisi di studi randomizzati hanno mostrato che l'intervento coronarico percutaneo ( PCI ) primario si traduce in una minore ...
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Infarto miocardico acuto e stent medicati

L'uso di stent medicati nei pazienti con infarto miocardico acuto ( IMA ) rimane un’indicazione off-label a causa dei timori ...
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Trattamento dell’infarto miocardico acuto con sopraslivellamento del tratto ST: dati del Registro Umbria-STEMI

Nel corso degli ultimi anni, numerosi progressi sono stati raggiunti nella diagnosi e nel trattamento dell’infarto miocardico acuto con sopraslivellamento ...
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Angiografia coronarica: livelli di glicemia pre-procedurali e rischio di danno renale indotto dal mezzo di contrasto

Uno studio ha valutato se i livelli pre-procedurali di glicemia siano associati a danno renale acuto indotto dal mezzo di ...
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Infarto STEMI: i benefici dell’intervento coronarico percutaneo primario maggiori rispetto alla fibrinolisi

Lo studio DANAMI-2 ( Danish Acute Myocardial Infarction 2 ) ha mostrato una riduzione degli eventi avversi a 30 giorni ...
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Meccanismi responsabili di infarto miocardico acuto dopo impianto di stent

L’impatto della restenosi dello stent, trombosi dello stent o progressione della malattia a un altro sito come meccanismi responsabili di ...
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Infarto miocardico acuto: stent a rilascio di farmaci versus stent di metallo nudo

La patologia coronarica è una delle principali cause di decesso a livello mondiale. Il trattamento dell’infarto miocardico acuto ( IMA ...
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Infarto del miocardio con o senza sopraslivellamento ST: mortalità a lungo termine nei pazienti sottoposti a cateterizzazione cardiaca

Esistono pochi dati recenti che abbiano confrontato gli esiti nel lungo periodo dopo cateterizzazione cardiaca per infarto miocardico STEMI ( ...
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La glicemia in ambito ospedaliero è un forte predittore di mortalità nei pazienti con infarto acuto del miocardio

Sia una storia di diabete mellito sia elevati livelli di glucosio in ambito ospedaliero predicono la mortalità dopo infarto acuto ...
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La mortalità non è ridotta dall’ICD, come terapia profilattica subito dopo l’infarto miocardico

Il tasso di morte, inclusa la morte cardiaca improvvisa, è più alto subito dopo un infarto del miocardio. Le attuali lineeguida ...
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Pazienti con infarto STEMI: benefici della trombectomia manuale sulla sopravvivenza

La trombectomia nei pazienti con infarto miocardico e sopraslivellamento ST ( STEMI ), sottoposti a intervento coronarico percutaneo, è associata ...
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Pazienti con infarto STEMI sottoposti a intervento coronarico percutaneo: trasfusione di eritrociti e mortalità

La trasfusione di eritrociti è associata ad aumento della mortalità tra i pazienti con sindromi coronariche acute, ma poco è ...
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I pazienti con elevati livelli di glicemia al momento del ricovero ospedaliero per IMA, ma senza diabete, presentano una più alta mortalità nel breve periodo

L’obiettivo di uno studio è stato quello di esaminare l’associazione tra gli aumentati livelli di glicemia al momento del ricovero ...
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Infarto non-STEMI: influenza della funzione renale sugli effetti della rivascolarizzazione precoce

Non è noto se i pazienti con infarto del miocardio senza sopraslivellamento del tratto ST ( infarto non-STEMI ) possano ...
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Infarto STEMI: a 3 anni la metà delle morti è avvenuta entro i primi 30 giorni

Un totale di 1.572 pazienti dello studio DANAMI ( Danish Multicenter Randomized Study of Fibrinolysis Versus Primary Angioplasty in Acute ...
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La normalizzazione della glicemia associata a una migliore sopravvivenza nell’infarto miocardico acuto

Elevati livelli di glicemia al momento del ricovero ospedaliero sono associati ad un aumento della mortalità nei pazienti con ...
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Infarto miocardico acuto: GDF-15 è un marcatore prognostico

Ricercatori della Leicester University in Gran Bretagna hanno esaminato il valore prognostico nel lungo periodo del fattore di crescita e ...
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L’insorgenza precoce di una aritmia maligna identifica i pazienti con infarto miocardico acuto a più alto rischio di mortalità a 30 giorni

Il significato prognostico nel lungo periodo della tachicardia ventricolare sostenuta ( TVS ) o della fibrillazione ventricolare ( FV ), ...
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Post-infarto miocardico acuto: l’albuminuria è un predittore indipendente di mortalità

Un aumento dell’albuminuria si presenta nei primi giorni dopo infarto miocardico acuto. Uno studio, che ha coinvolto 1.211 pazienti consecutivi, ricoverati ...
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Post-infarto miocardico acuto: predizione di gravi eventi aritmici nei pazienti con funzione ventricolare sinistra depressa

Ricercatori dello studio CARISMA ( Cardiac Arrhythmias and Risk Stratification after Acute Myocardial Infarction ) hanno esaminato la capacità dei ...
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Gli elevati livelli di eritropoietina al basale predicono l’aumento della mortalità dopo IMA e insorgenza precoce di scompenso cardiaco 

Nei pazienti con insufficienza cardiaca cronica, i livelli di eritropoietina risultano aumentati e correlati a una prognosi non-favorevole. Inoltre, i livelli ...
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Infarto miocardico complicato: la dimensione atriale sinistra al basale è un predittore indipendente di mortalità o di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca

È stata valutata la relazione tra dimensione atriale sinistra e outcome ( esito ) dopo infarto miocardico ad alto rischio. Lo ...
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Insorgenza notturna dell’infarto miocardico: la maggior parte dei pazienti soffre di apnea ostruttiva del sonno

L’apnea ostruttiva nel sonno ha un’alta prevalenza ed è caratterizzata da anormalità emodinamiche e neurormonali notturne, che possono aumentare il ...
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Rischio di infarto miocardico negli uomini con bassi livelli di 25-Idrossivitamina D

La deficienza di vitamina D può essere coinvolta nello sviluppo di aterosclerosi e di malattia coronarica negli esseri umani. Ricercatori ...
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Il beneficio dal trasferimento a Centri specializzati per l’angioplastica si mantiene dopo 3 anni per i pazienti con infarto STEMI

Lo studio DANAMI-2 ha mostrato che per i pazienti con infarto miocardico con sopralivellamento ST ( STEMI ), una strategia ...
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L’aumentato impiego dei farmaci cardiovascolari dopo dimissione ospedaliera dopo infarto miocardico produce miglioramenti nella mortalità di lungo periodo

Ricercatori del Brigham and Women’s Hospital ed Harvard Medical School a Boston negli Stati Uniti, hanno valutato la relazione tra ...
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Mortalità a 8 anni: nessun effetto della depressione al momento dell’infarto miocardico

La depressione durante l’ospedalizzazione per infarto miocardico è associata a successiva mortalità. Ricercatori della Johns Hopkins University School of Medicine a ...
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Valutazione non-invasiva del rischio precoce dopo infarto miocardico

L’obiettivo dello studio REFINE è stato quello di determinare se la valutazione combinata del tono autonomico più il subastrato elettrico ...
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