Gli elevati livelli di eritropoietina al basale predicono l’aumento della mortalità dopo IMA e insorgenza precoce di scompenso cardiaco
Nei pazienti con insufficienza cardiaca cronica, i livelli di eritropoietina risultano aumentati e correlati a una prognosi non-favorevole.
Inoltre, i livelli di eritropoietina in questi pazienti mostrano una debole correlazione con i livelli di emoglobina.
È stata compiuta un’analisi retrospettiva di un sottogruppo dello studio optimaal ( Optimal Trial in Myocardial Infarction with the Angiotensin II Antagonist Losartan ), comprendente 224 pazienti con un infarto miocardico acuto ( IMA ) complicato da segni o sintomi di scompenso cardiaco.
L’obiettivo dell’indagine è stato quello di definire i determinanti e il ruolo prognostico degli elevati livelli di eritropoietina in questi pazienti. Sono stati anche studiati i cambiamenti dei livelli di eritropoietina da parte di Captopril ( Capoten ) o del Losartan ( Lortaan ).
La correlazione tra eritropoietina ed emoglobina, presente al basale e dopo 1 mese, è scomparsa dopo 1 anno di follow-up ( r=0,129; p=0,102 ).
A 1 anno la proteina C reattiva ( CRP ) era il solo fattore associato ai livelli di eritropoietina.
I più alti livelli di eritropoietina al basale sono risultati indipendentemente correlati a una più alta mortalità durante i 2 anni di follow-up ( hazard ratio, HR=2,84; p=0,014 ).
Nel gruppo Captopril, i livelli logaritmici di eritropoietina si sono ridotti da 1,19 a 0,95 mUI/mL, e nel gruppo Losartan da 1,19 a 1,01 mUI/mL ( p=0,036 tra i gruppi ).
In questo sottostudio dello studio optimaal, la correlazione tra eritropoietina ed emoglobina è scomparsa nei pazienti con precoce insufficienza cardiaca dopo infarto miocardico acuto.
Gli elevati livelli di eritropoietina al basale erano in grado di predire l’aumento della mortalità. ( Xagena2009 )
Belonje MS et al, Am Heart J 2009; 157: 91-96
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