Critiche alla vaccinazione contro il papillomavirus: un grande esperimento di massa
Negli Stati Uniti l’FDA e i CDC, dopo aver revisionato le segnalazioni de eventi avversi riportate con la vaccinazione anti-papillomavirus con il vaccino quadrivalente Gardasil, hanno comunicato di non aver riscontrato correlazioni tra il vaccino e gli eventi riportati.
Gardasil è stato approvato negli Stati Uniti nel giugno 2006; qualche settimana più tardi i CDC ( centers for Disease Control and Prevention ) hanno emesso una raccomandazione affinchè fossero vaccinate tutte le bambine di 11 e 12 anni.
Al 30 giugno 2008, gli effetti indesiderati dopo vaccinazione, riportati dal sistema VAERS (Vaccine Adverse Event Reporting System ) sono stati 9.749.
Di questi, il 6% era definito grave.
Venti ragazze/donne sono morte poco dopo la vaccinazione, ed altre hanno manifestato una rara malattia neurologica, sindrome di Guillain-Barre.
VAERS è un programma di sorveglianza post-marketing riguardante la sicurezza dei vaccini.
Le informazioni riportate nel sistema VAERS mancano di conferma clinica.
L’FDA ha chiesto alla società produttrice di Gardasil di aggiornare la scheda tecnica solo per le reazioni avverse definite minori, come: dolore muscolare, senso di fatica, debolezza fisica e malessere generale.
Merck & Co sta spingendo per rendere obbligatoria la vaccinazione, ed estenderla a fasce sempre più ampie di persone.
Uno dei maggiori esperti di vaccinazione contro il papillomavirus, Diane Harper della Dartmouth Medical School ha espresso perplessità su come questa vaccinazione viene effettuata.
Innanzitutto gli studi clinici effettuati con Gardasil sono stati incentrati su 25.000 donne di età compresa tra 15 e 26 anni. Nonostante la mancanza di dati per popolazioni di età inferiore ai 15 anni, l’FDA ha approvato vaccino per persone dai 9 ai 26 anni, ed i CDC hanno raccomandato la vaccinazione alle ragazze di 11-12 anni.
Secondo l’Harper il vaccino Gardasil non è stato adeguatamente valutato su ragazze al di sotto dei 15 anni.
Inoculazioni di più vaccini in età precoce può mandare in tilt il sistema immunitario, e non può essere esclusa l’insorgenza di reazioni di tipo autoimmune. ( Xagena_2008 )
Fonte: NHPR News, 2008
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