Trapianto di microbiota nei pazienti con infezioni ricorrenti da Clostridium difficile
Sono stati analizzati i cambiamenti che si verificano dopo trapianto di microbiota, concentrando l’attenzione soprattutto sul numero e il tipo di batteri presenti nell’intestino prima e dopo il trattamento.
Sono stati valutati in particolare i pazienti con infezioni ricorrenti da Clostridium difficile, un batterio che in un caso su cinque si ripresenta anche dopo la terapia antibiotica causando diarrea e conseguenze anche più gravi.
Questo trapianto viene impiegato nel tentativo di ricreare una popolazione microbica efficace e completa nei pazienti che soffrono di queste infezioni ricorrenti.
L’analisi dei pazienti e dei donatori coinvolti, durata un anno, ha confermato che nei pazienti soggetti a infezioni ricorrenti da Clostridium difficile il microbiota pre-trapianto è modificato e ridotto in termini di numero e di tipologie di organismi presenti: alcuni batteri delle famiglie Streptococcaceae, Enterococcaceae o Enterobacteriaceae risultano aumentati, mentre Lachnospiraceae e Ruminococcaceae diminuiti rispetto al periodo post-trapianto o ai donatori sani.
Dopo il trapianto la composizione comincia a cambiare e le trasformazioni proseguono per almeno 16 settimane. ( Xagena_2013 )
Fonte: PLoS ONE, 2013
Xagena_Medicina_2013