Malattia di Fabry: valutazione delle biopsie endomiocardiche prima e dopo terapia di sostituzione enzimatica nella patologia microvascolare cardiaca
Nei pazienti affetti dalla forma classica della malattia di Fabry, l’aterosclerosi coronarica e l’ipertrofia ventricolare sinistra si manifestano nella quarta decade; tuttavia segni della malattia cardiovascolare sono stati anche osservati in tempi successivi nei pazienti con variante cardiaca e nelle femmine eterozigoti sintomatiche.
Questi disturbi sono causati dall’accumulo di globotriaosilceramide ( GL-3 ) a livello cardiaco, come risultante della deficienza di alfa-galattosidasi A lisosomiale.
Sono state analizzate le biopsie endomiocardiche pre-trattamento e post-trattamento di 58 pazienti con malattia di Fabry, arruolati in uno studio della durata di 5 mesi, seguito da una fase di estensione, in aperto, di 54 mesi.
Le valutazioni al basale hanno rivelato depositi di GL-3 nelle cellule endoteliali dei capillari interstiziali e ampie inclusioni laminate entro i cardiomiociti.
Nessuna clearance di GL-3 è stata osservata nei cardiomiociti nel corso dello studio clinico.
Il trattamento per 5 mesi con alfa-Galattosidasi A umana ricombinante ha prodotto una completa clearance microvascolare di GL-3 nel 72% dei pazienti trattati, contro il 3% dei pazienti del gruppo placebo ( p<0.001 ).
Il gruppo placebo ha raggiunto risultati simili dopo 6 mesi di trattamento nella fase in aperto dello studio.
Inoltre, l’endotelio dei capillari è rimasto libero di GL-3 fino a 60 mesi in 6 di 8 pazienti che hanno consentito all’effettuazione di una biopsia al termine dello studio.
In conclusione, i risultati hanno indicato che il trattamento di lungo periodo con alfa-Galattosidasi A umana ricombinante è in grado di arrestare la progressione della patologia vascolare e prevenire le manifestazioni cliniche della malattia aterosclerotica. ( Xagena2009 )
Thurberg BL et al, Circulation 2009; 119: 2561-2567
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