Rituximab nel trattamento della neuromielite ottica
L'Aifa, Agenzia Italiana del Farmaco, ha autorizzato l'impiego di Rituximab nei pazienti con neuromielite ottica, una grave patologia autoimmune.
La neuromielite ottica, nota anche con il nome di malattia di Devic, è una patologia infiammatoria che porta nel tempo a cecità e paralisi.
Con la sclerosi multipla condivide la caratteristica di essere associata a progressiva perdita della mielina, la sostanza che avvolge i neuroni e che garantisce la corretta propagazione dello stimolo elettrico.
Nel caso della malattia di Devic ciò avviene a livello del nervo ottico a causa della presenza di alcuni auto-anticorpi.
Da un punto di vista farmacologico il trattamento della malattia prevede nella fase acuta la somministrazione di antinfiammatori.
Negli ultimi anni grazie al progresso della ricerca la neuromielite ottica inizia ad essere trattata con discreto successo grazie all’utilizzo di anticorpi monoclonali.
Rituximab è un farmaco biologico utilizzato generalmente nel trattamento dei linfomi ma che può essere somministrato anche in caso di malattie autoimmuni.
La vera sfida del trattamento di questa malattia, come avviene nella sclerosi multipla, è quella di evitare le recidive.
Ogni volta che avviene un attacco la disabilità si accumula.
Evitare le ricadute è fondamentale per migliorare il controllo della patologia.
Diversi studi hanno mostrato che Rituximab è una delle molecole più indicate nel controllo delle recidive della malattia.
Finora in Italia l’uso di Rituximab era off label ( impiego nella pratica clinica di farmaci già registrati ma usati in maniera non-conforme a quanto previsto dal riassunto delle caratteristiche del prodotto autorizzato ) e non era disponibile in tutti gli ospedali.
Questo ha provocato una disparità di trattamento tra i pazienti. ( Xagena_2017 )
Fonte: SIN, 2017
Xagena_Medicina_2017