Malattia da accumulo di acido sialico: aspetti clinici, morfologici e molecolari delle forme con presentazione in utero
Le malattie da accumulo dell’acido sialico ( SASD ) sono causate da un trasporto difettivo dell’acido sialico libero al di fuori del lisosoma.
La SASD è una forma molto rara di malattia da accumulo lisosomiale con circa 35 casi riportati a livello mondiale, tutti diagnosticati dopo la nascita.
Ricercatori dell’Hopital Debrousse a Lione in Francia, hanno riportato una serie di 12 pazienti con manifestazioni molto precoci, tra cui 8 feti diagnosticati in utero.
L’esame ad ultrasuoni, l’autopsia fetale o l’esame clinico hanno mostrato ascite prominente, raramente in progressione ad idrope completa, e gravità precoce della malattia ossea.
La diagnosi è stata confermata dall’aumento significativo dell’acido sialico libero in vari campioni biologici.
Le affinità di colorazione e la distribuzione dell’accumulo nella placenta e negli organi fetali hanno permesso la diagnosi differenziale da altre malattie da accumulo lisosomiale, ma non hanno permesso di distinguere tra la malattia da accumulo di acido sialico, sialidosi e galattosialidosi.
Sono state identificate 14 differenti mutazioni, che hanno mostrato l’eterogeneità molecolare della SASD nella popolazione esaminata.
I Ricercatori hanno trovato che la mutazione p.Y306X, precedentemente descritta, ha generato 2 differenti trascritti; inoltre hanno identificato 7 nuove mutazioni: 3 delezioni ( del esone 7, del esone 10+11 e c.1296delT ), 1 mutazione nel sito di splicing ( c.1350+1G->T ), 1 mutazione non-senso ( p.W339X ), e 2 mutazioni missense ( p.R57C e p.G127E ).
Lo studio ha mostrato che la gravità dei genotipi dei pazienti esaminati è in accordo con i loro fenotipi, ma non con l’importanza e la precoce comparsa delle frequenti manifestazioni in utero. Altri fattori oltre al genotipo influenzano le manifestazioni fetali. ( Xagena_2005 )
Froissart R et al, J Med Genet 2005; 42: 829-836
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