La sindrome di Omenn non insorge solo per la ricombinazione V(D)J


Negli ultimi dieci anni, un facile accesso alle analisi di sequenza ha permesso di aumentare la comprensione della patogenesi di gravi immunodeficienze combinate.
È stato descritto lo spettro clinico e immunologico in espansione associato al fenotipo della sindrome di Omenn.

In particolare, sono stati rivisti i meccanismi cellulari e molecolari coinvolti nella fisiopatologia della sindrome di Omenn classica dovuta a difetti del gene di attivazione della ricombinazione ( RAG ) e di un nuovo sottogruppo di disturbi Omenn-simili.

Diversi tipi di mutazioni sono associati con il fenotipo Omenn, caratterizzato da eritroderma cutaneo, cellule T attivate oligoclonali e elevate IgE in assenza di cellule B circolanti.

Studi approfonditi condotti negli ultimi anni hanno permesso la definizione della forma classica della sindrome di Omenn dovuta a difetti ipomorfici in geni coinvolti nella ricombinazione V(D)J, soprattutto geni RAG, e le caratteristiche Omenn-simili associate a mutazioni nei geni coinvolti nei passaggi di maturazione delle cellule linfoidi.

Inoltre, un numero crescente di malattie diverse da quelle dovute a difetti della ricombinazione V(D)J sviluppa segni di Omenn.

Un processo di ricombinazione V(D)J, compromesso ma non eliminato, porta alla generazione di alcune cellule T che si espandono in periferia, infiltrano organi bersaglio come la pelle e l'intestino, con conseguente grave eritrodermia e colite, entrambi segni tipici della sindrome di Omenn.

Ampi studi molecolari hanno dimostrato che geni, diversi dalle molecole V(D)J, hanno un ruolo nella patogenesi della malattia, supportando la prova che Omenn definisce una condizione infiammatoria associata a vari difetti genetici. ( Xagena_2011 )

Marrella V et al, Curr Opin Allergy Clin Immunol 2011; 11: 525-531

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MalRar2011