Repatha nel trattamento dell’ipercolesterolemia non-controllata


Repatha ( Evolocumab ), dopo l’autorizzazione all’immissione in commercio da parte della Commissione Europea ottenuta il 21 luglio 2015, ha ricevuto anche il parere positivo dell’Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA ( Food and Drug Administration ), per il trattamento dei pazienti affetti da ipercolesterolemia non-controllata e che necessitano, quindi, di un’ulteriore riduzione dei livelli di colesterolo LDL ( C-LDL ).

Evolocumab è un anticorpo monoclonale umano che inibisce la proproteina convertasi subtilisina kexina di tipo 9 ( PCSK9 ), una proteina deputata alla degradazione dei recettori LDL che, quindi, riduce la capacità del fegato di rimuovere le lipoproteine del colesterolo a bassa densità ( C-LDL ) dal sangue.
Evolocumab si lega alla proteina PCSK9 impedendole di legarsi ai recettori delle LDL sulla membrana epatica.
In assenza della PCSK9, sulla membrana epatica sono presenti più recettori delle LDL in grado di eliminare il colesterolo LDL dal sangue.

Repatha è indicato in aggiunta alla dieta e al massimo tollerato della terapia con statine per il trattamento di pazienti adulti con ipercolesterolemia familiare eterozigote ( HeFH ) o malattia aterosclerotica cardiovascolare clinica ( ASCVD ), che richiedono un ulteriore abbassamento di colesterolo LDL; e in aggiunta alla dieta e altre terapie ipolipemizzanti per il trattamento di pazienti con ipercolesterolemia familiare omozigote ( HoFH ), che necessitano di un ulteriore abbassamento di colesterolo LDL.

Negli studi di fase III, aggiungere Repatha a una terapia ipolipemizzante che comprende le statine ha comportato una riduzione intensiva dei livelli di colesterolo LDL con effetti favorevoli sugli altri parametri lipidici.
Nei pazienti con ASCVD clinica o HeFH, Repatha ha ridotto il colesterolo LDL di circa il 54-77% rispetto a placebo.
In uno studio pivotale di fase III, il 90% dei pazienti con ASCVD clinica che ha ricevuto Repatha in aggiunta alla dose massima di statine ha raggiunto un livello di colesterolo LDL inferiore a 70 mg/dl.
Nei pazienti con ipercolesterolemia familiare omozigote, Repatha ha ridotto il colesterolo LDL di circa il 30% rispetto al placebo.

GLAGOV, lo studio intravascolare a ultrasuoni, è in corso per determinare l’effetto di Evolocumab sulla aterosclerosi coronarica in circa 950 pazienti sottoposti a cateterizzazione cardiaca per verificare l’ipotesi di riduzione consistente di colesterolo LDL che porta a una riduzione o a un cambiamento nell'accumulo di placca nelle arterie.

Lo studio sugli outcome FOURIER è stato progettato per valutare se il trattamento con Evolocumab in combinazione con la terapia con statine rispetto al placebo più terapia con statine riduce il rischio di eventi cardiovascolari ricorrenti nei pazienti con colesterolo elevato e malattie cardiovascolari clinicamente evidenti.
L’arruolamento dei pazienti è stato completato nel giugno 2015.
Risultati su circa 27.500 dello studio FOURIER sono attesi entro e non oltre 2017 ( event-driven ).

Repatha è generalmente ben tollerato con un accertato profilo di sicurezza. Le reazioni avverse più comuni che si sono verificate in più del 5% dei pazienti trattati con Repatha, e più frequentemente rispetto al gruppo placebo, sono state nasofaringite, infezioni delle vie respiratorie superiori, influenza, mal di schiena e reazioni al sito di iniezione.

Repatha è disponibile come monouso da 140 mg con autoiniettore SureClick preriempito o siringa preriempita che i pazienti possono auto-somministrarsi alla dose raccomandata per gli adulti di 140 mg ogni due settimane oppure 420 mg una volta al mese.
Per gli adulti con ipercolesterolemia familiare omozigote, la dose raccomandata è di 420 mg una volta al mese. ( Xagena_2015 )

Fonte: Amgen, 2015

Xagena_Medicina_2015