È stato effettuato uno studio di revisione per valutare la sicurezza e l'efficacia di Colesevelam cloridrato ( Cholestagel ) per il trattamento dell'ipercolesterolemia e del diabete mellito di tipo 2.

Sono stati presi in considerazione i principali studi relativi alla sicurezza e all’efficacia di Colesevelam nell’ipercolesterolemia e/o nel diabete mellito di tipo 2, dando la priorità ai dati ottenuti da studi randomizzati controllati svolti sugli umani.

In tutto sono stati esaminati e valutati 17 studi clinici. Tra gli studi clinici che hanno valutato Colesevelam per l’ipercolesterolemia, 3 erano in monoterapia, 4 hanno esaminato la terapia di combinazione con idrossimetilglutaril-coenzima A ( HMG-CoA ) reduttasi, e 6 hanno preso in considerazione la terapia di combinazione con altri trattamenti ipolipemizzanti.

Negli studi sul diabete mellito di tipo 2, Colesevelam è stato valutato in combinazione con Metformina ( Glucophage ), sulfoniluree, Insulina e Rosiglitazone ( Avandia ) e Sitagliptin ( Januvia ).

La revisione degli studi clinici ha dimostrato che la monoterapia con Colesevelam riduce il colesterolo a bassa densità ( colesterolo LDL ).
Inoltre, l'utilizzo di Colesevelam in combinazione con altre terapie ipolipemizzanti riduce ulteriormente i livelli di colesterolo LDL.

Colesevelam abbassa anche i livelli di emoglobina A1c nei pazienti con diabete mellito di tipo 2.

La sicurezza e la tollerabilità di Colesevelam sembrano essere migliorate rispetto ai sequestranti degli acidi biliari di vecchia generazione, con effetti avversi simili a quelli con placebo in monoterapia e a quelli negli studi sul diabete mellito di tipo 2.

In conclusione, Colesevelam è un'opzione di trattamento sicura ed efficace per la terapia dell’ ipercolesterolemia e del diabete mellito di tipo 2.
Il farmaco può risultare utile in combinazione con inibitori della HMG-CoA reduttasi per la cura dell’ipercolesterolemia e dovrebbe essere preso in considerazione nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 con concomitante ipercolesterolemia. ( Xagena_2010 )

Brunetti L, Hermes-DeSantis ER, Ann Pharmacother 2010; 44: 1196-1206



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