Pazienti con sindrome metabolica: preferenza per i diuretici nonostante gli effetti metabolici non-favorevoli
I farmaci antipertensivi con effetti metabolici favorevoli sono considerati la terapia di prima linea nei pazienti ipertesi con sindrome metabolica o sindrome cardiometabolica.
Sono stati confrontati gli outcome ( eventi ) per razza in individui ipertesi con e senza sindrome metabolica, trattati un diuretico di tipo tiazidico, il Clortalidone ( Igroton ), un calcioantagonista ( Amlodipina; Norvasc ), un alfa-bloccante ( Doxazosina; Cardura ), o con un Ace inibitore ( Lisinopril; Zestril ).
E’ stata effettuata un’analisi del sottogruppo dello studio ALLHAT a cui hanno partecipato 42.418 partecipanti.
La sindrome metabolica è stata definita come ipertensione associato ad almeno due dei seguenti fattori: livello di glicemia a digiuno di almeno 100 mg/dL, indice di massa corporea di almeno 30, livelli di trigliceridi a digiuno di almeno 159 mg/dL negli uomini o inferiori a 50 mg/dL nelle donne.
Nei pazienti con sindrome metabolica sono stati riscontrati tassi di insufficienza cardiaca più elevati in tutti i trattamenti.
I rischi relativi ( RR ) erano 1.50, 1.49, e 1.88 tra i partecipanti di razza nera e 1.25, 1.20 e 1.80 nei pazienti che non erano di razza nera, rispettivamente per l’Amlodipina, il Lisinopril e la Doxazosina confrontati con il Clortalidone.
Tassi più elevati di malattia cardiovascolare combinata sono stati osservati con i confronti Lisinopril - Clortalidone ( RR 1.24 e 1.10, rispettivamente) e Doxazosina - Clortalidone, ( RR 1,37 e 1,18, rispettivamente ) nei partecipanti di razza nera ed in quelli che non erano di razza nera, affetti da sindrome metabolica.
Sono stati osservati più alti livelli di ictus solo nei partecipanti di razza nera ( RR per il Lisinopril-Clortalidone era di 1,37 rispetto a quello per la Doxazosina - Clortalidone che era di 1,49 ).
I pazienti di razza nera con sindrome metabolica hanno avuto inoltre più elevati tassi di malattia renale allo stadio terminale ( RR 1.70 ) con Lisinopril rispetto al Clortalidone.
In conclusione, i risultati dello studio ALLHAT non sono riusciti a fornire elementi a sostegno della preferenza per i calcioantagonisti, gli alfa-bloccanti, o gli inibitori dell’enzima per la conversione dell’angiotensina, rispetto ai diuretici tiazidici nei pazienti con sindrome metabolica, nonostante il loro profilo metabolico più favorevole.
Questo è risultato particolarmente vero per i partecipanti di razza nera. ( Xagena_2008 )
Wright JT et al, Arch Intern Med 2008;168: 207-217
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