Effetti del saccarosio sui marker infiammatori nei soggetti in sovrappeso


Studi osservazionali hanno mostrato che il carico glicemico assunto con la dieta è positivamente associato alla concentrazione della proteina C reattiva ( CRP ) nelle persone sane, indicando che il tipo di carboidrato ingerito influenza l’attività infiammatoria.

Ricercatori danesi hanno verificato l’effetto di una dieta ad alto contenuto di saccarosio o di dolcificanti artificiali sui marker infiammatori, CRP, aptoglobina, e transferrina nei soggetti in sovrappeso.

Le donne e gli uomini in sovrappeso consumavano giornalmente cibi e bevande contenenti o saccarosio ( n = 21; BMI = 28 kg/m2 ), o dolcificanti artificiali ( n = 20; BMI = 27,6 ), principalmente da bibite analcoliche ( 70%; in media 1,3 L/die ), per 10 settimane.

Nel corso dello studio, l’assunzione di saccarosio è aumentata del 51% nel gruppo saccarosio ed è diminuita del 42% nel gruppo ei dolcificanti, comportando un aumento di peso di 1,6 kg nel gruppo saccarosio ed una perdita di peso di 1,2 kg nel gruppo dolcificanti, nell’arco di 10 settimane ( p < 0,001 ).

Le concentrazioni di aptoglobina, transferrina e CRP sono aumentate del 13%, 5% e del 6%, rispettivamente, nel gruppo saccarosio e sono diminuite del 16%, 2% e 26%, rispettivamente, nel gruppo dolcificanti ( differenze tra i gruppi: p = 0,006; p = 0,01 e p = 0,1, rispettivamente ).

Lo studio ha mostrato che nel gruppo dei soggetti in sovrappeso ad alto consumo di cibi e bevande zuccherate dolcificate si ha un aumento dell’aptoglobina e della transferrina, ma solo limitati effetti sulla proteina C-reattiva. ( Xagena_2005 )

Sorensen LB et al, Am J Clin Nutr 2005; 2: 421-427



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