Rischi associati agli elevati livelli di omocisteina


Sebbene sia noto che le persone con trombosi ed aterosclerosi abbiano elevati livelli di omocisteina, non è chiaro se il danno vascolare sia causato direttamente dall’omocisteina o se l’aumento dei livelli di omocisteina sia una conseguenza del danno.

Recenti studi hanno mostrato che la riduzione dei livelli di omocisteina non riduce il rischio di aterosclerosi o di trombosi. Questo sembra dar sostegno alla teoria che l’omocisteina potrebbe essere un “bystander” ( uno spettatore ).
Inoltre, è poco conosciuto il meccanismo mediante il quale l’omocisteina potrebbe provocare il danno.
Un’ipotesi è che l’omocisteina abbia un effetto tossico sulle cellule che compongono lo strato interno dei vasi sanguigni.

Ulteriori studi sono necessari per chiarire il ruolo dell’omocisteina nell’aterosclerosi e trombosi e a determinare se l’abbassamento dei livelli di omocisteina sia efficace nel ridurre il rischio della formazione di coaguli ematici.

Elevati livelli di omocisteina sono associati ad un aumentato rischio di sviluppo di aterosclerosi, che può portare a malattia coronarica, infarto miocardico ed ictus.

La grandezza del rischio di malattia coronarica non è ben definito.
Si ritiene che le persone con un elevato livello di omocisteina presentino un rischio di malattia coronarica 2 volte maggiore rispetto ai soggetti con livelli normali.

Il rischio sembra dipendere dai livelli di omocisteina.
In uno studio, i Ricercatori hanno trovato che per ogni aumento del 10% dei livelli di omocisteina corrispondeva un aumento del rischio di malattia coronaria di uguale proporzione.

Il rischio può essere correlato alla durata nel tempo degli alti livelli di omocisteina.

E’ stato osservato un aumento dell’incidenza di trombosi venosa in presenza di alti livelli di omocisteina.

Con maggiore frequenza, la trombosi venosa interessa le gambe, ma il coagulo può migrare e raggiungere i polmoni e causare embolia polmonare, potenzialmente fatale.

La trombosi venosa interessa approssimativamente 1 soggetto su 1000 individui per anno.

Alcuni studi hanno dimostrato che gli alti livelli di omocisteina raddoppiano il rischio di sviluppare trombosi venosa.

E’ stata anche riconosciuta un’associazione tra alti livelli di omocisteina e demenza, soprattutto malattia di Alzheimer.
In quale modo l’omocisteina sia correlata alla demenza non è ancora completamente noto.
Si sospetta che ci possa essere una connessione tra livelli di omocisteina ed alterazioni vasali a livello cerebrale. ( Xagena_2005 )

Varga EA et al, Circulation 2005; 111: e289-e293



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