Rischio di diabete mellito di tipo 2 e varianti genetiche di PCSK9


Il trattamento con statine e varianti nel gene codificante per HMG-CoA reduttasi sono associati a riduzioni sia della concentrazione di colesterolo LDL sia del rischio di malattia coronarica, ma anche con iperglicemia modesta, aumento di peso corporeo e moderato aumento del rischio di diabete mellito di tipo 2, che in nessun modo pregiudica i benefici.

E' stata valutata l’associazione tra le varianti di PCSK9 che inducono riduzione dei livelli di colesterolo LDL e il diabete mellito di tipo 2, e i biomarcatori correlati per valutare i probabili effetti di inibitori di PCSK9 sul rischio di diabete mellito.

Nello studio di randomizzazione mendeliana, sono stati utilizzati dati provenienti da studi di coorte, studi clinici controllati randomizzati, studi caso-controllo e consorzi genetici per stimare associazioni di varianti genetiche di PCSK9 con colesterolo LDL, glicemia a digiuno, emoglobina glicata ( HbA1c ), insulina a digiuno, peso corporeo, rapporto vita-fianchi, indice di massa corporea e il rischio di diabete mellito di tipo 2.

I dati hanno riguardato più di 550.000 persone e 51.623 casi di diabete mellito di tipo 2.

Analisi combinate di quattro varianti indipendenti di PCSK9 ( rs11583680, rs11591147, rs2479409 e rs11206510 ) rapportati a una riduzione di 1 mmol/l di colesterolo LDL hanno mostrato associazioni con aumento della glicemia a digiuno ( 0.09 mmol/l, IC al 95%, 0.02-0.15 ), di peso corporeo ( 1.03 kg, 0.24-1.82 ), rapporto vita-fianchi ( 0.006, 0.003-0.010 ) e un odds ratio ( OR ) per diabete mellito di 1.29 ( 1.11-1.50 ).

Sulla base dei dati raccolti, non sono state trovate associazioni con l'emoglobina glicata ( 0.03%, –0.01-0.08 ), insulina a digiuno ( 0.00%, –0.06-0.07 ) e indice di massa corporea ( 0.11 kg/m2, –0.09-0.30).

In conclusione, le varianti di PCSK9 associate a più bassi valori di colesterolo LDL erano anche associate a più elevati valori di glicemia a digiuno, peso corporeo, rapporto vita-fianchi e un aumento del rischio di diabete mellito di tipo 2. ( Xagena_2016 )

Fonte: Lancet Diabetes Endocrinology, 2016

Xagena_Medicina_2016