La dieta a basso contnuto calorico produce riduzione dell’assorbimento lipidico e del suo accumulo nel fegato, e aumento della sensibilità epatica all’insulina


È stato dimostrato che la perdita di peso riduce il contenuto di grasso nel fegato e la resistenza insulinica nell’intero organismo.

I Ricercatori del Turku University Hospital, in Finlandia, hanno condotto uno studio per valutare gli effetti simultanei di una rapida riduzione di peso con una dieta a regime calorico molto basso sul metabolismo epatico del glucosio e degli acidi grassi e sull’adiposità epatica.

L’ipotesi di partenza era che l’insulino-resistenza epatica e l’assorbimento degli acidi grassi potrebbero diminuire dopo una perdita di peso e che questo potrebbe essere associato a riduzione del contenuto epatico di grasso.

Quarantotto persone sane e obese ( indice di massa corporea, BMI=33.7 kg/m(2) ) sono state studiate prima e dopo una dieta a regime calorico molto basso per 6 settimane.

I soggetti hanno perso peso ( 11.2 kg; P<0.0001 ). Il volume epatico è diminuito dell’11% ( P<0.002 ), e la riduzione è parzialmente spiegabile dalla diminuzione del contenuto epatico di grasso ( P<0.0001 ).

L’assorbimento epatico di acidi grassi liberi è risultato del 26% più basso dopo la perdita di peso ( P<0.003 ) ed è risultato correlato con la diminuzione del contenuto di grasso nel fegato ( P<0.03 ).

L’assorbimento epatico di glucosio durante la stimolazione insulinica non è cambiato, ma la produzione endogena di glucosio è diminuita del 40% ( P<0.04 ) così come l’insulino-resistenza ( -40%; P<0.05 ).

In conclusione, il fegato risponde a un periodo di 6 settimane di restrizione calorica con una riduzione parallela nell’assorbimento lipidico e nel suo accumulo, accompagnata da un aumento della sensibilità epatica all’insulina e della clearance. ( Xagena_2009 )

Viljanen AP et al, J Clin Endocrinol Metab 2009; 94: 50-55



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