Gli uomini di mezza età affetti da gotta e con alti livelli di acido urico presentano un aumento del rischio di mortalità cardiovascolare


Esistono pochi dati sull’associazione tra artrite gottosa ( gotta ) nelle persone di mezza età e la mortalità cardiovascolare nel lungo periodo.

E’ stato compiuto uno studio osservazionale di 17 anni, riguardante 9.105 uomini, di età compresa tra 41 e 63 anni, e a rischio per malattia coronarica, che avevano preso parte al Multiple Risk Factor Intervention Trial, che presentavano evidenza clinica o elettrocardiografica di malattia coronarica durante lo studio della durata di 6 anni.

L’evidenza di mortalità non-aggiustata per malattia cardiovascolare tra i soggetti con o senza gotta è stata di 10.3 per 1000 persone-anno e 8.0 per 1000 persone-anno, rispettivamente; un rischio più alto di quasi il 30% per i soggetti con gotta.

Dopo aggiustamento per i tradizionali fattori di rischio, l’uso dei diuretici e dell’Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ), il livello plasmatico di creatinina, l’hazard ratio ( rapporto tra i rischi: gotta versus non-gotta ) per la mortalità coronarica è stato pari a 1.35.

L’hazard ratio per la morte da infarto miocardico è stato 1.35; per la morte da tutte le cause cardiovascolari 1.21, e per la morte da qualsiasi causa 1.09 ( p= 0.04 ).

L’associazione tra iperuricemia e malattia cardiovascolare è risultata debole, e non è stata osservata quando l’analisi è stata limitata agli uomini con iperuricemia senza una diagnosi di gotta.

In conclusione, tra gli uomini di mezza età con gotta, gli elevati livelli di acido urico rappresentano un fattore di rischio indipendente di mortalità per cause vascolari. ( Xagena_2008 )

Krishnam E et al, Arch Intern Med 2008; 168: 1104-1110



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