La riduzione di peso migliora la funzione polmonare nelle donne obese
Studi basati sulla popolazione hanno documentato un'associazione tra obesità e l'aumento di incidenza di asma nelle donne.
Uno studio prospettico, condotto presso la Ottawa University in Canada , ha riguardato 58 donne obese con un indice di massa corporea ( BMI, body mass index ) superiore a 30 kg/m^2.
Di queste, 24 erano affette da asma.
Le pazienti con asma sono state arruolate in un programma di perdita di peso della durata di 6 mesi, con l'obiettivo di determinare se la perdita di massa corporea fosse correlata con miglioramenti nella reattività bronchiale, nella funzione polmonare e nello stato di salute specifico per la malattia.
Le pazienti hanno perso in media 20 kg nell'arco di 6 mesi.
Per ogni perdita relativa del 10% di peso, la capacità vitale forzata ( FVC, forced vital capacity ) è migliorata di 92ml ( p = 0.05 ) ed il volume espiratorio massimo per 1sec ( FEV1 ) è migliorato di 73ml ( p = 0.04 ).
Tuttavia, la reattività bronchiale non è cambiata in modo significativo con la perdita di peso ( p = 0.23 ).
Le pazienti che hanno perso più del 13% del loro peso pre-trattamento hanno presentato miglioramenti nella FEV1 ( p = 0.01 ) e nella FVC ( p = 0.02 ) e nella capacità polmonare totale ( p = 0.05 ) rispetto alle pazienti nel quartile inferiore che non hanno perso peso corporeo in modo significativo.
Non è stato riportato alcun cambiamento significativo nella risposta alla metacolina ( p = 0.57 ).
Nelle pazienti che hanno completato il programma di perdita di peso a 6 mesi sono stati riscontrati miglioramenti nello stato respiratorio, senza riguardo alla perdita di peso.
Gli Autori hanno concluso che la perdita di peso può migliorare la funzione polmonare nelle donne obese.
Tuttavia, i miglioramenti sembrano essere indipendenti dai cambiamenti nella reattività delle vie aeree.( Xagena_2004 )
Aaron S D et al, Chest 2004; 125: 2046-2052
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