La definizione di sindrome metabolica secondo NCEP è in grado di predire lo sviluppo di diabete mellito


Oltre a predire la morbidità e la mortalità cardiovascolare, la sindrome metabolica è strettamente associata allo sviluppo di diabete mellito di tipo 2, esso stesso un importante fattore di rischio per la malattia cardiovascolare.

I Ricercatori dell’Insulin Resistance Atherosclerosis Study hanno confrontato la capacità dei diversi criteri diagnostici per la sindrome metabolica, tra cui quelli proposti dall’International Diabetes Federation, dei marker di resistenza all’insulina ( IR ) e di infiammazione e dell’alterata tolleranza al glucosio ( IGT ) nel predire lo sviluppo di diabete mellito.
Inoltre hanno valutato se le proposte di modifica alla definizione della sindrome metabolica secondo il National Cholesterol Education Program ( NCEP ) permettessero di migliorare la capacità predittiva.

Sono stati esaminati 822 soggetti che hanno preso parte all’Insulin Resistence Atherosclerosis Study, di età compresa tra 40 e 69 anni, che non erano diabetici al basale.

Dopo 5.2 anni, 148 pazienti hanno sviluppato diabete mellito di tipo 2.

Sia l’alterata tolleranza al glucosio che le definizioni di sindrome metabolica ed i marker di resistenza all’insulina hanno predetto in modo significativo lo sviluppo di diabete mellito, con odds ratio ( OR ) variabile tra 3.4 e 5.4 ( p < 0.001 ).

Secondo gli Autori, le definizioni di sindrome metabolica secondo l’International Diabetes Federation e l’NCEP sono in grado di predire l’insorgenza di diabete mellito almeno quanto la definizione del WHO ( Organizzazione Mondiale della Sanità ).
Le modifiche o le aggiunte alla definizione di sindrome metabolica secondo NCEP presentano un limitato impatto sulla capacità di predire lo sviluppo di diabete mellito. ( Xagena_2005 )

Hanley AJG et al, Circulation 2005; 112: 3713-3721




MedicinaNews.it

Endo2005 Cardio2005