Proteinuria, malattia renale cronica ed effetto di Valsartan in aggiunta a un Ace inibitore in pazienti con insufficienza cardiaca moderata-grave


La malattia renale cronica è un fattore di rischio ben definito per esiti non-favorevoli nell’insufficienza cardiaca, ma non è noto se la proteinuria fornisca informazioni prognostiche aggiuntive.

Farmaci che bloccano il sistema renina-angiotensina migliorano gli esiti nello scompenso cardiaco, ma sono sottoutilizzati in pazienti con tale patologia e disfunzione renale a causa dei dubbi sulla sicurezza e della mancanza di prove di efficacia.

Nello studio Val-HeFT ( Valsartan in Heart Failure Trial ), 5.010 pazienti con insufficienza cardiaca di classe NYHA II, III o IV sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere Valsartan ( Tareg ) o placebo.

I due esiti primari erano la mortalità e il primo evento di morbilità, definito come morte, morte improvvisa con rianimazione, ospedalizzazione per insufficienza cardiaca o somministrazione di farmaci inotropici o vasodilatori per 4 o più ore senza ospedalizzazione.

La coorte dello studio è stata divisa in sottogruppi in accordo con la presenza di malattia renale cronica ( velocità di filtrazione glomerulre stimata inferiore a 60 mL x min(-1) x 1,73 m(-2) ), e proteinuria ( stick positivo ).

Al basale la malattia renale cronica è stata osservata nel 58% dei pazienti e lo stick per la proteinuria è risultato positivo nell’8%.

La proteinuria con stick positivo è risultata indipendentemente associata alla mortalità ( hazard ratio [ HR ] 1.28; P=0.05 ) e al primo evento di morbilità ( HR=1.28; P=0.01).

L’aumentato rischio di mortalità associato a proteinuria con stick positivo è risultato simile nei pazienti con e senza malattia renale cronica ( HR=1.26 versus HR=1.37; P=0.94 ) così come il rischio per il primo evento di morbilità ( HR=1.26 versus HR=1.42; P=0.71 ).

Valsartan ha ridotto la velocità di filtrazione glomerulare in misura simile al placebo ( P=0.52 ) nei sottogruppi con malattia renale cronica [ riduzione media: –3.6 mL x min(-1) x 1,73 m(-2) ] e in queli senza malattia renale cronica [ riduzione media –4.0 mL x min(-1) x 1.73 m(-2) ) e di –3.8 mL x min(-1) x 1.73 m(-2) ] in entrambi i gruppi combinati.

L’effetto benefico di Valsartan sui primi eventi di morbilità è risultato simile nei pazienti con e senza malattia renale cronica ( HR=0.86 versus HR=0.91; P=0.23 ) ed è risultato significativo nel sottogruppo con malattia renale cronica.

L’effetto di Valsartan sulla mortalità non è risultato diverso in pazienti con e senza malattia renale cronica ( HR=1.01 versus HR=0.91; P=0.08 ).

In conclusione, la malattia renale cronica è risultata comune e la proteinuria con stick positivo poco frequente nel gruppo di pazienti con insufficienza cardiaca preso in esame nello studio.
Dopo il controllo per altri fattori di rischio, compresa la malattia renale cronica, il gruppo relativamente piccolo di persone con proteinuria con stick positivo ha mostrato esiti peggiori.
Valsartan ha ridotto la velocità di filtrazione glomerulare stimata ( eGFR ) in misura simile nei pazienti con e senza malattia renale cronica, indicando che questo sartano esercita effetti benefici nei pazienti con insufficienza cardiaca e malattia renale cronica. ( Xagena_2009 )

Anand IS et al, Circulation 2009; 120: 1577-1584



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