La cistatina C sierica appare essere un marcatore della funzionalità renale potenzialmente attendibile. Tuttavia, la sua utilità nei pazienti con danno renale acuto, in particolare per la previsione della richiesta di dialisi, non è ben nota.

Uno studio prospettico di coorte ha arruolato 200 pazienti adulti con danno renale acuto.
L’età media era di 65 anni; il 55% era di sesso maschile e il punteggio medio APACHE II era di 20.

L' endpoint primario analizzato era il composito di richiesta di dialisi o di morte in ospedale.

Nelle analisi non-aggiustate, aumenti sierici di cistatina C ( odds ratio, OR=1.87), creatinina sierica ( OR=1.53 ), i livelli di azoto ureico nel sangue ( OR=1.84 ) sono stati associati ad un più elevato rischio ( per ogni aumento di 1-SD ) per l’endpoint composito, mentre la maggior produzione di urina ( OR=0.56 ) era associata ad un più basso rischio.

Queste associazioni sono persistite anche dopo aggiustamento per il punteggio APACHE II.

L'aggiunta di cistatina-C sierica, creatinina sierica, e i livelli di azoto ureico nel sangue o la diuresi, ad un modello di base, che implicava il punteggio APACHE II, la malattia epatica, la sepsi e la ventilazione meccanica assistita, hanno prodotto un miglioramento della capacità predittiva, evidenziata da aumenti dell'area sotto la curva ROC, rispettivamente da 0.816 a 0.829, 0.826, 0.837 e 0.836.

I limiti di questa analisi sono rappresentati dal fatto che si tratta di uno studio osservazionale e dal fatto che è stata eseguita una singola misurazione dei livelli sierici di cistatina-C.

In conclusione, nei pazienti con danno renale acuto, i livelli plasmatici di cistatina-C seguono lo stesso andamento dei livelli sierici di creatinina, dei livelli di azoto ureico nel sangue e di diuresi nel prevedere la richiesta di dialisi o la mortalità ospedaliera. ( Xagena_2009 )

Perianayagam MC et al, Am J Kidney Dis 2009; 54: 1025-1033



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