Gli antagonisti dell'angiotensina II prevengono il deterioramento renale nei pazienti diabetici
Nello studio IDNT ( Irbesartan type II Diabetic Nephrology Trial ) i pazienti con nefropatia dovuta a diabete di tipo 2, l'Ibersartan è stato associato ad un'incidenza dell'endpoint composito (raddoppio della creatinina sierica, malattia renale all'ultimo stadio, o morte) inferiore del 20% rispetto a quello del gruppo placebo e del 23% a quello dell'Amlodipina.
La progressione alla dialisi o al trapianto è risultata ridotta del 34% cin l'Irbesartan rispetto all'Amlodipina e dell 26% rispetto al placebo ( N Engl J Med 2001; 345: 851-860).
I risultati dello studio IDNT sono stati confermati dallo studio RENAAL ( Reduction of Endpoints in NIDDM with Angiotensin II Losartan ).
Nei pazienti con diabete di tipo II, proteinuria ed elevati livelli di creatinina, trattati con il Losartan è stata osservata una riduzione significativa della progressione della malattia renale.
Inoltre è stata anche dimostratauna riduzione nell'incidenza dell'insufficienza cardiaca (N Engl J Med 2001; 345: 861-869).
Nello studio IRMA-2 (Irbersartan in type 2 diabetes with Microalbuminuria 2), i pazienti con diabete di tipo 2 con microalbuminuria, ma senza nefropatia, hanno presentato dopo trattamento con Ibersartan una ridotta progressione nella nefropatia diabetica ( N Engl J Med 2001; 345: 870-878).
( Xagena_2001 )