Relazione tra livelli di emoglobina e/o di ematocrito e mortalità per qualsiasi causa nei pazienti dializzati
Ricercatori della Emory University hanno effettuato una revisione basata sull’evidenza di studi clinici pubblicati in letteratura tra il 1980 ed il 2004 che avevano analizzato la relazione tra i valori di emoglobina e/o di ematocrito e la mortalità per qualsiasi causa nei pazienti dializzati.
Sono stati presi in considerazione studi clinici randomizzati ( N = 7 ) e studi di tipo osservazionale ( N = 20 ).
Gli studi randomizzati avevano scarso peso statistico per studiare la mortalità ed hanno arruolato diverse popolazioni di pazienti, che hanno limitato la generalizzabilità dei risultati.
Sebbene nessuno abbia raggiunto una significatività statistica, gli studi clinici che avevano focalizzato la loro attenzione sulla popolazione generale dializzata tendevano a mostrare nè effetti né benefici di un più elevato livello target di emoglobina, mentre gli studi clinici che avevano arruolato pazienti cardiopatici hanno evidenziato un’elevata mortalità associata a più alti livelli di emoglobina.
Gli studi osservazionali sono risultati eterogenei nel loro disegno, ma, in linea generale, erano a sostegno dell’incremento della mortalità associata ad un livello di emoglobina inferiore all’intervallo di riferimento.
L’evidenza riguardo ai benefici o ai rischi dei livelli di emoglobina superiori ai valori di riferimento era variabile.
Secondo gli Autori, l’evidenza, che emerge dagli studi clinici randomizzati riguardo alla relazione tra valori di emoglobina e/o di ematocrito e mortalità nei pazienti dializzati, è limitata.
La relazione può essere modificata dalla presenza di condizioni preesistenti ( malattia cardiaca ).
Gli studi pubblicati sono insufficiente per una valutazione dei rischi o dei benefici dei livelli di emoglobina superiori a 11-12g/dl ( > 110-120g/l ). ( Xagena_2006 )
Volkova N, Arab L, Am J Kidney Dis 2006; 47: 24-36
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