Sebbene la terapia antibiotica per via endovenosa sia raccomandata per la malattia neurologica di Lyme, sono stati sollevati dei timori sulla sicurezza riguardo al trattamento oltre i 30 giorni nei pazienti con sintomi neurologici persistenti.

Uno studio ha valutato la sicurezza delle terapia antibiotica per via endovenosa estesa ai pazienti sottoposti a trattamento per la malattia neurologica di Lyme.

Sono stati arruolati 200 pazienti consecutivi con sintomi neurologici significativi e positivi al test di Borrelia burgdorferi.
I pazienti sono stati trattati per via endovenosa con antibiotici, usando diversi dispositivi intravascolari.

La durata media del trattamento antibiotico endovena è stata di 118 giorni ( range, 7-750 giorni ), corrispondenti a 23.654 giorni di dispositivo intravascolare.

Sette pazienti ( 3.5% ) si sono mostrati allergici agli antibiotici e due pazienti ( 1% ) hanno manifestato tossicità a livello della cistifellea.

Le complicanze da uso di dispositivo intravascolare si sono manifestate in 15 pazienti ( 7.5% ) relativi a una incidenza di 0.63/1000 giorni-dispositivo intravascolare.

I problemi da utilizzo di dispositivo intravascolare si sono manifestati dopo 81 giorni in media dall’inizio del trattamento ( range, 7-240 giorni ).

Sono state riscontrate 6 infezioni sospette per un’incidenza dello 0.25 per 1000 giorni-dispositivo intravascolare. Solo una delle infezioni da dispositivo intravascolare è stata confermata; non sono emersi microrganismi resistenti. Nessuna delle complicanze da dispositivo intravascolare è risultata fatale.

In conclusione, la terapia antibiotica per via endovenosa prolungata è risultata associata a una bassa morbidità e a una mortalità non-associata a dispositivo intravascolare nei pazienti sottoposti a trattamento per la malattia neurologica di Lyme. ( Xagena_2010 )

Stricker RB et al, Minerva Medica 2010;101: 1-7



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