La dieta mediterranea produce benefici nel decadimento cognitivo lieve e nell'Alzheimer
Una stretta aderenza alla dieta mediterranea potrebbe proteggere contro la malattia di Alzheimer, ma la sua associazione con il decadimento cognitivo lieve non è stata analizzata.
Un gruppo di Ricercatori del Columbia University Medical Center di New York, negli Stati Uniti, ha compiuto uno studio di comunità ( multietnica ) per valutare questa associazione.
Le principali misure di esito erano: l’incidenza di decadimento cognitivo lieve e la progressione da decadimento cognitivo lieve a malattia di Alzheimer.
Dei 1.393 partecipanti, normali dal punto di vista cognitivo, 275 hanno sviluppato decadimento cognitivo lieve nel corso di un periodo medio di 4.5 anni ( range da 0.9 a 16.4 anni ).
Rispetto ai soggetti nel più basso terzile di aderenza alla dieta mediterranea, quelli nel terzile centrale hanno mostrato una diminuzione del rischio del 17% ( hazard raio [ HR ]: 0.83; P=0.24 ) di sviluppare decadimento cognitivo lieve e quelli nel terzile più alto una diminuzione del 28% ( HR: 0.72; P=0.05 ) (HR per la tendenza: 0.85; P per la tendenza=0.05 ).
Dei 482 soggetti con decadimento cognitivo lieve, 106 hanno sviluppato malattia di Alzheimer durante un periodo medio di follow-up di 4.3 anni ( range da 1.0 a 13.8 anni ).
Rispetto ai soggetti nel più basso terzile di aderenza alla dieta mediterranea, quelli nel terzile intermedio hanno mostrato una riduzione del rischio del 45% ( HR: 0.55; P=0.01 ) di sviluppare malattia di Alzheimer e quelli nel più alto terzile una riduzione del 48% ( HR: 0.52; P=0.02 ) ( HR per la tendenza: 0.71; P per la tendenza=0.02 ).
In conclusione, una maggiore aderenza alla dieta mediterranea è associata a una tendenza verso la riduzione del rischio di sviluppare decadimento cognitivo lieve e a un ridotto rischio di passaggio da decadimento cognitivo lieve a malattia di Alzheimer. ( Xagena_2009 )
Scarmeas N et al, Arch Neurol 2009; 66: 216-225
Link: MedicinaNews.it