La proteina MxA come marker per valutare gli effetti biologici dell' Interferone beta 1 a nei pazienti con sclerosi multipla
I pazienti con sclerosi multipla trattati con Interferone beta 1 a ( IFN beta ) tendono a sviluppare anticorpi neutralizzanti , che riducono l'efficacia del trattamento.
Gli anticorpi neutralizzanti inibiscono l'espressione del gene MxA ed impediscono all'IFN beta di inibire la crescita virale in vitro.
Lo studio prospettico ad 1 anno ha valutato lo sviluppo degli anticorpi leganti e degli anticorpi neutralizzanti , e la loro relazione con i livelli della proteina MxA nei leucociti periferici in 20 pazienti con sclerosi multipla remittente-recidivante trattati con Interferone beta-1 a.
In 7 dei 9 pazienti positivi per gli anticorpi neutralizzanti , l'Interferone beta-1 a non è stato in grado di indurre la proteina MxA.
Gli anticorpi leganti sono stati individuati in 11 pazienti , ed hanno preceduto o si sono presentati contemporaneamente agli anticorpi neutralizzanti in tutti i pazienti.
La concentrazione di anticorpi neutralizzanti è risultata correlata positivamente con la concentrazione degli anticorpi neutralizzanti e negativamente con l'espressione di MxA.
E' stata anche osservata una correlazione , anche se debole , tra i livelli di anticorpi leganti e l'espressione di MxA.
Gli anticorpi neutralizzanti , nella maggior parte dei casi , ma non in tutti, inibiscono in vitro l'attività dell'Interferone beta-1 a.
L'analisi della proteina MxA nei linfociti, assieme all'analisi degli anticorpi neutralizzanti, rappresenta un promettente marker per valutare gli effetti biologici del trattamento con Interferone beta 1 a nei pazienti con sclerosi multipla. ( Xagena_2002 )
Vallittu AM et a, Neurology 2002 ; 58 : 1786-1790