Torvast: l’analisi post hoc dello studio SPARCL ha evidenziato un più alto rischio di ictus emorragico
Nello studio SPARCL ( Stroke Prevention by Aggressive Reduction in Cholesterol Levels ), l’Atorvastatina ( Lipitor, Torvast ) 80 mg/die, ha ridotto il rischio di ictus nei pazienti con ictus recente o TIA ( attacco ischemico transitorio ).
Tuttavia, l’analisi post hoc ha trovato che in alcuni pazienti si è manifestato ictus emorragico: 55 con Atorvastatina e 33 con placebo.
I Ricercatori dello studio SPARCL hanno analizzato la relazione tra rischio emorragico e trattamento.
Tra i 4.731 pazienti, il 67% presentava ictus ischemico, il 31% TIA ed il 2% ictus emorragico, come eventi all’ingresso.
Il trattamento con Atorvastatina è risultato associato ad un hazard ratio ( HR ) di ictus emorragico di 1.68 ( p=0.02 ).
L’analisi di Cox ha mostrato che il rischio di ictus emorragico è più alto tra i pazienti che presentano ictus emorragico come evento d’ingresso ( HR=5.65; p<0.001 ), tra i pazienti di sesso maschile ( HR=1.79; p=0.01 ), ed è risultato associato all’età ( aumenti di 10 anni; HR=1.42; p=0.001 ).
Non sono state osservate interazioni statistiche tra questi fattori ed il trattamento.
E’ stato anche riscontrato che i pazienti con ipertensione in stadio 2 secondo le lineeguida JNC-7 durante l’ultima visita prima di un ictus emorragico, presentavano un rischio aumentato ( HR=6.19; p=0.01 ).
Non è stato osservato nessun effetto dei livelli di colesterolo LDL tra i pazienti trattati con Atorvastatina.
Dall’analisi è emerso che l’ictus emorragico era più comune in:
· pazienti trattati con Atorvastatina;
· pazienti con ictus emorragico al momento d’ingresso nello studio;
· pazienti di sesso maschile;
· pazienti di età più avanzata.
Goldstein LB et al, Neurology 2007; Published before print
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