La maggioranza dei pazienti con sclerosi multipla recidivate-remittente trattati con Fingolimod rimane priva di recidive a 3 anni


Uno studio di estensione di fase II ha mostrato che il 73% dei pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente, che avevano iniziato lo studio assumendo 5 mg di Fingolimod ( anche noto come FTY720 ), sono rimasti liberi da recidive dopo 3 anni, così come il 68% dei pazienti che avevano iniziato ad assumere il dosaggio più basso di Fingolimod, 1.25 mg.

Sulla base di una comparabile efficacia e di un miglior profilo di sicurezza, tutti i pazienti sono stati successivamente trasferiti a Fingolimod 1.25 mg.

I dati a 36 mesi hanno mostrato una percentuale annualizzata di recidiva di 0.20, equivalente ad 1 recidiva ogni 5 anni; l’89% dei pazienti era libero da lesioni attive cerebrali, caratteristiche della sclerosi multipla.

Fingolimod è il capostipite di una nuova classe di farmaci, che agisce sull’infiammazione modulando i recettori della sfingosina-1-fosfato ( S1P-R ), riducendo il numero di linfociti che raggiungono il cervello.
Inoltre, Fingolimod è in grado di superare la barriera emato-encefalica, agendo sui recettori S1P a livello cerebrale.

Fingolimod presenta il vantaggio, rispetto alle attuali terapie per la sclerosi multipla, di essere assunto per os.

I più comuni eventi aversi osservati con Fingolimod sono: nasofaringite, cefalea, senso di stanchezza, e stato influenzale.
Aumenti dei livelli di alanina-aminotransferasi ( ALT ) sono stati riscontrati nel 16% dei pazienti.
Nel corso della terapia con Fingolimod è stato anche riportato un piccolo numero di tumori cutanei localizzati. ( Xagena_2008 )

Fonte: American Academy of Neurology ( AAN ) - Meeting, 2008



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