Neonati pretermine: emorragie intraventricolare e idrocefalo post-emorragico


L’emorragia intraventricolare e l’idrocefalo post-emorragico rappresentano le più importanti complicanze neurologiche nei neonati pretermine durante il periodo neonatale.

L’emorragia intraventricolare di matrice germinale ha un’ampia incidenza con un range che varia tra il 5% e il 90%, in base alla popolazione di studio.

Sebbene l’incidenza dell’emorragia intraventricolare aumenti con la diminuzione dell’età gestazionale, le emorragie di grado maggiore si verificano più frequentemente nei neonati di basso peso. I neonati affetti da emorragia intraventricolare o da idrocefalo post-emorragico spesso presentano uno scarso sviluppo neurologico, con disordini convulsivanti, problemi relativi al quoziente intellettivo ( QI ) e gravi limitazioni motorie.

Diversi fattori sono stati chiamati in causa nella patogenesi dell’emorragia intraventricolare di matrice germinale, tra cui fattori intravascolari, vascolari, ed extravascolari. Qualsiasi situazione che determini un’alterazione del flusso ematico cerebrale e/o della pressione ematica all’interno del sistema nervoso centrale può esitare in un’emorragia della matrice germinale intraventricolare nei neonati pretermine.

La diagnosi è spesso difficile da porre in base a soli criteri clinici, tuttavia la validità e le informazioni derivanti dagli studi ecografici del cranio permettono di definirne la diagnosi.

Le modalità di trattamento prevedono la somministrazione di farmaci che riducono la produzione di liquido cerebrospinale e interventi chirurgici per derivare transitoriamente o in modo permanente il flusso del liquido cerebrospinale.
Le derivazioni permanenti del liquido cerebrospinale rappresentano attualmente l’unico trattamento provato in caso di idrocefalo post-emorragico progressivo, sebbene esse siano soggette a frequenti complicanze. La prevenzione della nascita prematura di per sé rappresenta la chiave per ridurre il numero di pazienti con derivazione del liquido cerebrospinale. ( Xagena_2010 )

Miranda P, Minerva Pediatrica 2010; 62: 79-89



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