Terapia dell'obesità: risultati promettenti con Tirzepatide una volta a settimana
L’obesità è una patologia cronica che comporta morbidità e mortalità globale. L’efficacia e la sicurezza di Tirzepatide ( Mounjaro ), un agonista recettoriale del polipeptide insulinotropico glucosio-dipendente e di GLP-1, non sono note nelle persone affette da obesità.
Nello studio clinico di fase 3, SURMOUNT-1, randomizzato e controllato in doppio cieco, 2539 adulti con un indice di massa corporea ( BMI ) di 30 o superiore, oppure di 27 o superiore con almeno una complicanza correlata al peso, con l'esclusione del diabete mellito, sono stati assegnati in un rapporto 1:1:1:1 a ricevere una volta a settimana Tirzepatide per via sottocutanea ( 5 mg, 10 mg, o 15 mg ) oppure placebo per 72 settimane, includendo un periodo di incremento della dose di 20 settimane.
Gli end point co-primari erano la percentuale di variazione del peso rispetto al livello basale e una riduzione del peso del 5% o superiore.
L’analisi finale è stata per intention-to-treat ( ITT ).
Al basale, il peso corporeo medio era di 104.8 kg, l'indice medio BMI era 38, e il 94.5% dei partecipanti aveva un indice BMI maggiore o uguale a 30.
La variazione percentuale media del peso alla settimana 72 con Tirzepatide è stata pari a -15% ( IC 95% da −15.9 a −14.2 ) con dosi settimanali di 5 mg, -19.5% ( IC 95% da −20.4 a −18.5 ) con dosi di 10 mg, -20.9% ( IC 95% da −21.8 a −19.9 ) con dosi da 15 mg e con placebo di -3.1% ( da -4.3 a -1.9 ), con p inferiore a 0.001 per tutti i confronti versus placebo.
La percentuale di partecipanti che ha presentato riduzione di peso maggiore o uguale a 5% è stata pari all’85%, 89% e 91%. rispettivamente con dosi di Tirzepatide di 5 mg, 10 mg e 15 mg, e 35% con placebo; il 50% e il 57% dei partecipanti nei gruppi 10 mg e 15 mg hanno presentato una riduzione del peso corporeo del 20% o superiore, rispetto al 3% nel gruppo placebo ( p inferiore a 0.001 per tutti i confronti vs placebo ).
Con Tirzepatide sono stati osservati miglioramenti in tutte le valutazioni cardiometaboliche.
Le reazioni avverse più comuni con Tirzepatide sono state quelle gastrointestinali, e la maggior parte di queste erano di gravità da lieve a moderata, verificandosi per lo più durante l’incremento della dose.
Gli eventi avversi hanno causato l’interruzione della terapia nel 4.3%, 7.1%, 6.2% e 2.6% dei partecipanti riceventi rispettivamente Tirzepatide alle dosi di 5 mg, 10 mg e 15 mg e placebo.
In conclusione, in questo studio clinico di 72 settimane condotto su pazienti con obesità, 5 mg, 10 mg, o 15 mg di Tirzepatide una volta a settimana hanno prodotto sostanziali e prolungate riduzioni del peso corporeo ( più del 15%).
Il farmaco è risultato ben tollerato; le reazioni avverse, soprattutto gastrointestinali, nella maggior parte dei casi erano di intensità lieve-moderata. ( Xagena_2022 )
Jastreboff AM et al, N Engl J Med 2022; 387: 205-216
Xagena_Medicina_2022