Le statine riducono l’incidenza di cataratta nucleare


Le statine sono farmaci ipolipemizzanti di ampio impiego, dotati anche di effetti antiossidanti.

Lo stress ossidativo è ritenuto svolgere un ruolo nello sviluppo della cataratta nucleare, ma poco è noto riguardo alla relazione tra impiego delle statine ed incidenza di cataratta.

L’obiettivo dello studio, condotto da Ricercatori dell’University of Wisconsin a Madison ( USA ) è stato proprio quello di valutare la relazione tra le statine e la cataratta.

I dati sono stati ottenuti dal The Beaver Dam Eye Study, uno studio osservazionale.
Sono stati individuati 1299 soggetti, sottoposti ad un terzo esame oculare nel periodo 1998-2000. Questi soggetti sono stati ritenuti a rischio di sviluppare cataratta nucleare nell’arco di 5 anni.

Un totale di 210 soggetti ha sviluppato cataratta nucleare tra il 1998-2000 ed il 2003-2005.

L’incidenza di cataratta nucleare è stata del 12.2% negli utilizzatori di statine rispetto al 17.2% nei non utilizzatori ( odds ratio, OR = 0.55 ).

L’odds ratio per i soggetti con diabete, che non avevano mai fumato, è risultato 0.40.

L’incidenza a 5 anni della cataratta corticale è stata del 9.9% tra coloro che facevano uso di statine e del 7.5% tra i non utilizzatori ( OR = 1.28 ); la cataratta subcapsulare posteriore si è presentata nel 3% degli utilizzatori delle statine e nel 3.4% nei non utilizzatori ( OR = 0.82 ).

L’impiego di statine in una popolazione generale sembra essere associata a più bassi rischi di cataratta nucleare, il più comune tipo di cataratta associata all’età. ( Xagena_2006 )

Klein BEK et al, JAMA 2006; 295: 2752-2758




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