Lo sport e le fratture orbitarie

A cura di OcchiO.it

Nella pratica sportiva diverse sono le attività che possono portare al verificarsi di incidenti, cause di fratture orbitarie. Tra le più frequenti fratture orbitarie vi sono le fratture a carico del contorno osseo dell'orbita o della radice del naso che si propagano alle pareti orbitarie ed alle strutture periorbitarie.
Non bisogna sottovalutare i possibili effetti del trauma provocato dalle fratture. Particolare attenzione va posta soprattutto nella prevenzione di possibili complicanze infettive. Particolare cura deve essere posta nella valutazione dello stato anatomo-funzionale dell'occhio e dei suoi annessi, ricercando uno spostamento del bulbo oculare dal proprio asse anche in senso anteroposteriore (eso-o enoftalmo) ed una limitazione della motilità oculare estrinseca.
È assolutamente imprescindibile l'immediata esecuzione di un attento esame radiografico, effettuato sia secondo i canoni della radiologia tradizionale che per mezzo della Tomografia Computerizzata, per una completa valutazione delle strutture ossee orbitarie e periorbitarie, con particolare interesse per i seni paranasali e per l'arcata dentaria superiore. Importanti, ma da effettuarsi nei giorni successivi al trauma, saranno lo schermo di Hess-Lancaster per la quantificazione degli eventuali deficit oculomotori, ed il test delle duzioni forzate, per individuare incarceramenti o fenomeni fibrocicatriziali capsulo-muscolo-tendinei.
(Dott. Andrea Valli - oculista)