A cura di OcchiO.it

La congiuntivite primaverile è una infiammazione bilaterale della congiuntiva, ad andamento cronico ma con esacerbazioni stagionali nel periodo primaverile. La congiuntivite primaverile è una malattia abbastanza frequente nelle zone equatoriali ed in particolare nei paesi mediterranei a clima caldo umido. E' una malattia che colpisce generalmente bambini in età prepubere ed è raro riscontrarla al di sopra dei 30 anni. La sintomatologia soggettiva in corso di congiuntivite primaverile è estremamente variabile: essa ha tuttavia una maggiore recrudescenza nel periodo primaverile. Peraltro anche nel periodo di maggiore acuzie la congiuntivite primaverile alterna spesso periodi di benessere a marcati cambiamenti giornalieri, con tendenza all'accentuazione della sintomatologia verso sera. Il sintomo fondamentale che presentano questi giovani pazienti è costituito da prurito, tanto che tale sintomo può essere considerato patognomonico di questa forma di congiuntivite. I principali sintomi e segni della congiuntivite primaverile sono, oltre al prurito: iperemia marcata, lacrimazione, fotofobia, sensazione di corpo estraneo. Generalmente la congiuntivite primaverile ha una durata media di circa 8-10 anni. Si è soliti affermare che la malattia tende a scomparire da sola nel periodo della pubertà anche se casi di congiuntivite primaverile protratta sono stati spesso segnalati. Il trattamenrto delle congiuntiviti allergiche è in genere essenzialmente sintomatico. Farmaci ad elevata attività anti-infiammatoria, come ad esempio gli steroidi, sono in grado di ridurre l'intensità della reazione clinica e quindi migliorare la sintomatologia.
Accanto ai cortisonici esistono degli altri preparati che, se pur di minore potenza terapeutica, sono spesso in grado di bloccare la flogosi nelle forme più lievi e consentono, nelle forme più gravi, notevole risparmio di steroidi, come ad esempio i vasocostrittori, gli antistaminici ed il disodiocromoglicato.
(Dott.Giovanni Bonfardeci - oculista)