Lens sana in corpore sano

A cura di b2eyes.com

La dottoressa Barbara Pierscionek, della Biomedical Sciences, sta analizzando come la struttura della lente dell'occhio umano può dare indicazioni sulla mortalità di una persona.
La ricercatrice dichiara che vi sono elementi distintivi per presupporre che il tessuto trasparente che cambia la messa a fuoco dell'occhio agisca da "monitoraggio" sull'invecchiamento delle persone.
Nelle lenti si sviluppano cellule nuove che vanno a sovrapporsi a quelle vecchie. Dato che nella lente non vi sono vasi sanguinei, questa ottiene il suo nutrimento direttamente dai liquidi che la irrorano.
I fondi, donati dal "Royal National Institute for the blind", aiuteranno gli studenti nei loro esami e ad analizzare e distinguere gli effetti ambientali da qualsiasi fondamento genetico che influisca sul "tasso" d'invecchiamento.
"Le attese della vita provengono da un insieme di fattori sia genetici sia ambientali. Molti dei fattori che causano l'invecchiamento accelerato della lente, come un livello basso di nutrimento, potrebbero influire in modo decisivo anche su tutto il resto del corpo", afferma la ricercatrice (Xagena 2001)