Trattamento antiriflesso

A cura di Dott. Andrea Valli - oculista - OcchiO.it

Il trattamento antiriflesso viene realizzato su di una lente al fine di ridurre le immagini disturbanti che si formano per riflessione dalle sue superfici.
Le immagini possono essere generate da radiazioni provenienti da sorgenti posizionate o dietro o d'avanti la lente.
- Il trattamento antiriflesso, anche se multistrato, non può eliminare completamente tutte le lunghezze d'onda riflesse dalla lente ed è per questo motivo che le lenti trattate presentano comunque una colorazione residua. Poiché l'intensità delle immagini riflesse aumenta all'aumentare dell'indice di rifrazione del materiale della lente il trattamento antiriflesso diventa importante al fine di ottenere: - aumento della brillanza;
- miglior definizione dell'immagine per aumentato contrasto;
- attenuazione delle immagini fantasma riflesse;
- maggior continuità del livello di prestazione in quanto l'attività percettiva è meno disturbata dalle immagini fantasma;
- -riduzione degli inestetismi legati alle riflessioni generate dalla superficie anteriore della lente.
Un trattamento antiriflesso è sempre da consigliare ed in particolare nei seguenti casi: - in lenti di medio e alto potere poiché vengono ridotti gli anelli concentrici dovuti alle riflessioni periferiche;
- -per la guida notturna in quanto l'utilizzatore risulta meno disturbato da fanali, lampioni e insegne luminose;
- nelle anisometropie (differenze di potere di rifrazione dei due occhi n.d.r.) in quanto si attenua il diverso aspetto esteriore tra le due lenti;
- per portatori di lenti con elevati poteri prismatici;
- per operatori di videoterminali.
(Xagena 2001)