A cura di B2eyes.com

Nelle sedute del 30 ottobre e del 14 novembre 2001 il Consiglio Superiore di Sanità (CSS), Sezione II, dice (e scrive) tre cose importanti: che la stessa esistenza del termine "optometrista", presente per ben 7 volte nella "Proposta di regolamento concernente l'individuazione della figura e del relativo profilo professionale" va completamente (vedi allegato) cancellata, mantenendo solo quella di "ottico"; come espresso nell' Art 3 (Abilitazione), "L'Università provvederà alla formazione dell'ottico attraverso la facoltà di medicina e chirurgia ed eventualmente in collegamento con altre Facoltà" (eliminando esplicitamente il collegamento con le facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali); e infine che l'ottico (in possesso del titolo universitario abilitante) può solo (come eccezione alla regola generale) prescrivere nel caso di "occhiali protettivi o correttivi della presbiopia, delle miopie lievi, esclusi gli astigmatismi e l'ipermetropia che necessita, per un'opportuna correzione, dell'uso di colliri ciclopegici".
La cosa curiosa è che la denominazione "OTTICO OPTOMETRISTA" compariva già sui diplomi degli anni '30 (del secolo scorso).