Retinopatia d'altitudine - Risultati di un'indagine USA

A cura di Occhio.it

La retinopatia da altitudine che colpisce gli scalatori delle cime superiori ai 6.000 metri è un problema conosciuto dagli alpinisti professionisti e dai loro estimatori.
Nel corso di spedizioni nell'Himalaya sono stati fatti degli esperimenti in ben 3 spedizioni, su 40 arrampicatori. Più del 90% dei partecipanti ha sviluppato una retinopatia da altitudine. Alcuni soggetti hanno patito inoltre la complicanza di un edema cerebrale da altitudine. Ben 2 scalatori sono deceduti per le complicanze della mancanza di ossigeno e hanno presentato all'esame autoptico emorragie retiniche diffuse ed edema della pupilla. L'esame oculistico del fondo dell'occhio su tutti i partecipanti alle spedizioni ha permesso di stabilire quattro gradi di situazione del circolo artero-venoso del fondo oculare via via più compromesso per il deficit da debito di ossigeno. Nel I grado il letto vascolare è dilatato e vi sono scarse emorragie. Nel IV grado si arriva ad emorragie gravi maculari e vitreali che possono provocare perdita visiva e papilledema. Ai primi sintomi è stato necessario applicare un supplemento di ossigeno e terapia con steroidi e diuretici anche per prevenire la progressione della patologia nell'edema cerebrale.
(Dott.Luigi Fusi - oculista)
(Xagena 2001)